CASA SERENA – IL SILENZIO E’ D’ORO…

di Raffaele Lisco.

Difficile non replicare ai commenti “eleganti” dei soliti noti

Il mio articolo sugli allegri balletti di alcune dipendenti di Casa Serena di Grado, come voluto (…) ha scatenato la discussione tra gli oltre 2.000 lettori favorevoli o contrari su quanto da me pubblicato e firmato.

Dovrebbe essere superfluo segnalare (ma tant’è…) che ogni mio articolo ha come fonte persone (o gruppi) che si rivolgono al sottoscritto per avere voce dove a loro è preclusa (…) atteso il fatto che a me, personalmente, di quanto accade sul pianeta me ne importi un beneamato

A differenza degli “indignati” critici, IO rispetto ogni legittima discordia su quanto mi assumo la piena responsabilità di analizzare, firmandomi con nome e cognome, ben consapevole dell’impossibilità di poter essere portatore di Verità Assolute…

Quello che faccio fatica ad accettare, sono gli insulti (a vanvera) dei “soliti noti”, quelli sempre pronti a nascondersi dietro coloro che, almeno, hanno gli attributi per esporsi, personalmente, attaccandomi anche aspramente.

Pur non condividendo, per esempio, ho apprezzato il commento “indignato” di Giorgio Tortora, scritto pregno di inesattezze dovute alla poca conoscenza di una realtà della quale non conosce nulla ma, almeno, UNICO ad avere il coraggio di citarmi apertamente, senza l’uso dell’anonimato tanto caro ai vigliacchetti del quartierino.

Tuttavia, gioverebbe al “sonador de mandòla”, una mezzoretta col sottoscritto, quanto meno per rendersi conto di chi e cosa difende, a maggior ragione essendo il figlio di una ricoverata. Prove alla mano, sono certo che ne uscirebbe sconvolto. Ma forse, per certe persone, è più sano rimanere ignoranti e dormire meglio…

Al contrario, il serraglio dei “benpensanti” lestissimi a divinizzare le “povere lavoratrici di Casa Serena”, ingiustamente maltrattate dal “lurido diffamatore”, merita una doverosa controreplica ai loro inutili, speciosi ed errati commenti.

Nessuno (e tanto meno io…) ha inteso condannare i divertenti “balletti” fonte di cotanta indignazione, anzi, momenti ludici, come quelli evidenziati, hanno fatto parte di altre maestranze un po in tutta Italia. Legittimo e comprensibile accettare che chi, preposto a sopportare momenti difficili come quelli vissuti da infermieri, medici e operatori del settore, nel tentativo di alleggerire la fortissima pressione accusata, abbia trovato il proprio parziale sfogo nei modi più graditi.

Altro, però, è scadere nella stupidità di evidenziare un tanto, trasformando un sacrosanto diritto in un  pietoso spettacolino capace di avvilire i parenti dei degenti, insinuando nei loro confronti l’esistere di una scarsa professionalità o, peggio, un irritante dileggio verso il Giuramento d’Ippocrate.

Insomma, giustificabile il “merito” quanto inaccettabile il “metodo”, conseguenza di una poca dimestichezza con i danni che derivano dalla scarsa conoscenza di quanto i Socials possono produrre nel percepito di chi legge.

Esilaranti gli “aforismi”, copiati per assenza di cultura personale (…), dal “marito” di una delle mie “vittime”, sentenze lapidarie vomitate da uno dei tantissimi miei “tifosi” (credo ormai “ex”), al quale rimane solo il travestimento da “coniglietta” pronta a lanciare il sasso e nascondere la mano.

Ringrazio i fenomeni come Enzo Tirelli, un poraccio per il quale qualsiasi occasione per “vendicarsi” del sottoscritto è oro colato, attesa l’impossibilità (per chi sprovvisto di fegato) di saper dibattere a viso aperto.

Ricordo all’elegante (sic!) trombato “Padano” (o ex?), perfino schifato dal suo stesso partito (oltre che dai suoi concittadini), che augurarmi più male di quello che già sopporto (“…comunque il Karma continuerà inesorabile – scrive il Primate – a fare quello che ha già iniziato tempo fa…), alle volte può diventare un’anatema incontrollabile, perfino capace di ritorcersi contro, anche a chi già duramente colpito, alla nascita, dalla Natura…

Infine, semmai le “maltrattate” operatrici di Casa Serena fossero state veramente raggiunte da provvedimenti disciplinari, dubito molto siano state sanzionate (dai loro controllori…) per causa mia. Sarebbe il riconoscimento ufficiale di un potere del quale, purtroppo, non credo di poter disporre.

Se volessi VERAMENTE far male, invece di “avvisare” chi dovrebbe fare tesoro di quello che scrivo, andrei direttamente in Procura col faldone (…) e stroncherei la carriera di più di qualcuno…

Tutto il resto è noia…

(…to be continued…)

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