di Raffaele Lisco.
Ormai, per farsi amministrare, ai gradesi resta solo Paolo Bonolis…
Certo che ad averlo saputo prima (…), invece di perdere tempo con i dilettanti, avremmo potuto chiamare subito “quelli bravi”, magari affidandoci al programma televisivo di Paolo Bonolis e Luca Laurenti, “Avanti un altro”…
Basta leggere la solita imperdibile “velina” dell’entusiasta marchettaro locale, per rendersi conto che, finalmente, la tanto attesa amministrazione “kompetente”, sta lavorando per noi. Sono finiti i tempi bui delle Olivotto, Maricchio e, soprattutto, Raùgna, ora è il turno dei “regionali”, gente abituata a dare del tu alle innovazioni e al buon governo del padre di famiglia…
L’ex direttore centrale della Regione, dott. Dario Danese, oggi assessore ai Lavori Pubblici, Urbanistica, Edilizia e Gestione del Patrimonio del Comune di Grado (il sostituto del “fu” Fabio “Fafà” Fabris, portavoce esclusivo dell’opposizione…), ci resoconta che, col suo arrivo sull’Isola dei Corcài, tutto cambierà, attesa la sua lapidaria valutazione negativa sulle capacità degli indigeni, gentucola che abbisogna d’istruzione, indirizzo e “accompagnatoria” tutelare.
Il Governo di Grado, scientemente consegnato nelle mani degli “Ex direttori regionali in pensione”, conferma (a mezzo stampa) ciò che si era capito fin dalla scelta della destra di candidare Claudio Kovatsch a sindaco.
Dimostrata “l’ignoranza” delle amministrazioni precedenti, governi irresponsabilmente lasciati in mano ai nativi (o circa), certificato il palese insuccesso di quelli che avrebbero dovuto “elevare” la nostra “fu” Perla dell’Adriatico e invece ne hanno peggiorato l’immagine, disgregato la stabilità sociale e realizzato Opere Pubbliche da Comune Sottosviluppato, i “poteri forti” (…) incarnati dalla Regione FVG, hanno sentenziato che “era ora di basta”.
Il “nominato” Dario Danese, amministratore sul quale non mi permetto di commentare la professionalità (perchè non ho il piacere di conoscerlo di persona), nella sua “propaganda” pubblicata su Il Piccolo del 10 c.m., ci anticipa che grazie alle kompetenze degli ex, al sostegno “parlamentare” della “senatrice” (Raffaella Marin – Lega) e alle agevolazioni al dialogo con i vecchi colleghi di Trieste, presto a Grado si respirerà un clima di benessere che a Montecarlo (MC) se lo possono solo che sognare…
Magari, “qualcuno” potrebbe spiegarci quale sia stata la “ratio” con la quale Kovatsch abbia preferito “assumere” un suo amico “esterno”, piazzandolo in un ruolo di vitale importanza per la città (assessorato alle Opere Pubbliche), fankulando un suo candidato, Riccardo Ronchiato (già assessore di pari grado nella giunta Maricchio) regolarmente eletto coi voti dei gradesi.
Delle due l’una: o Ronchiato è stato valutato INCAPACE, nel merito, dal suo sindaco (…) oppure, il “tramino” per nominare Dario Danese era già concordato fin dall’inizio.
Comunque, noi residenti (e non), colpiti da analfabetismo generale e inesistente consapevolezza di quello che ci serva A CASA NOSTRA (…), non vediamo l’ora che arrivi qualcuno (da fuori) che sembra ne sappia più di chi ci vive (…), a spiegarci come si sta a tavola correttamente, l’abbinamento essenziale dei cromatismi nell’abbigliamento e, sorprendentemente, come si debba “fare turismo” nelle nostre attività.
Finalmente, un NON ELETTO (…) che nemmeno vota in Consiglio Comunale, ci libererà dalle brutture realizzate dai suoi predecessori, spazzerà via gli ostacoli che, fino a oggi, hanno impedito a Grado di tornare a primeggiare nelle classifiche mondiali e, soprattutto, risolverà l’atavico problema di un arretratezza tecnologica che, da sempre, impedisce lo sviluppo e il progresso dei casòneri gradesi.
Non me vorrà l’esimia “Eccellenza” ma, personalmente, ormai ho perso il conto della moltitudine di “Salvatori” che avrebbero dovuto “cambiare tutto” (a chiacchiere) ma, alla fine, se ne sono andati inseguiti dalle pernacchie degli “ignoranti nativi” (e non)…
Pronto a rimangiarmi quanto sopra, rimango nella (mia) triste realtà, esperienza che racconta di cinque mesi di “fuffa” dimostrata dall’amministrazione della quale anch’egli fa parte.
Meglio sorvolare sulla gestione della Sanità (…), sull’assenza di una comunicazione diretta tra Comune e cittadinanza e sull’inesistenza di Progetti poggiati su documenti VERI, cosa ben diversa dai soliti annunci regalati al “velinaro” buono per tutte le amministrazioni…
Cambierò idea e farò pubblica ammenda, quando mi renderò conto che questa amministrazione lavora per INCLUDERE, è capace di andare oltre i pregiudizi, riesce a superare il terrore di misurarsi con chi i Progetti li ha (e ce ne sono a faldoni…) e sia in grado di dimostrare alla comunità di essere VERAMENTE al suo servizio e NON a quello dei partiti.
Avanti un altro.
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