di Raffaele Lisco.
Non ci è voluto molto per riuscire a scoprire la VERA causa della “viscidità” accusata sulle strade di Grado.
Quanto successo in merito alle numerose e rovinose cadute dei cittadini di Grado (e non) per causa di una non svelata “viscidità” presente su gran parte della viabilità dell’isola, non ha trovato alcuna spiegazione da parte dell’amministrazione in carica. Infatti, nemmeno nel recente Consiglio Comunale del 12 scorso, il sindaco è stato in grado di fornire una risposta nel merito, ammettendo (o facendo finta di ammettere…) la propria ignoranza sulla causa di un tanto.
Eppure, al “kompetente” Claudio Kovatsch, sarebbe bastato accettare la mia proposta di assunzione come Dirigente Responsabile dell’U.G.A.M. (Ufficio Giustificazioni Ad Minchiam), per togliere la sua amministrazione dal problema di cercare come “raccontarla” ai cittadini, in tutte le occasioni necessarie.
Costretti ad attaccarsi a pietose scuse tipo «…c’è un mezzo che sversa gasolio sulle strade…», esilarante affermazione che solo un miracolato gallonato stipendiato poteva ripetere a pappagallo (…), attesa la fantascientifica ipotesi di un imprecisato autocarro circolante per le strade dell’isola (per oltre due settimane), mentre spande ettolitri di gasolio (…), io (modestamente) avrei saputo inventarmi di meglio.
Per esempio, avrei fatto pubblicare dal “velinaro” che la causa fosse stata provocata ad arte dall’opposizione, atto terroristico messo in scena dal duo Fabris–Cicogna, i quali, nottetempo, per sabotare la maggioranza, avrebbero cosparso le strade del Comune con abbondanti dosi di Sapone di Marsiglia™.
Oppure, perchè non trasformare un danno in una proposta turistica, girando il “merito” della “scivolosità” cittadina su PromoTurismoFVG? Sarebbe bastata una dichiarazione del Direttore Marketing, dott. Bruno Bertero, il quale per amicizia reciproca, non mi avrebbe negato la conferma della volontà dell’azienda regionale di promuovere Grado come “il primo anello per lo sci di fondo in riva al mare” (vedi foto promozionale). Lo spargimento sul territorio comunale di tonnellate di “sciolina” sottratta agli Sci Clubs del FVG, avrebbe permesso di spacciare il danno come un test per la realizzazione dell’esclusivo progetto turistico…
Scherzi a parte, la mia indagine per risalire a una causa accettabile e meno fantasiosa di quelle citate per burla (le mie, non quelle del sindaco…), ha prodotto il seguente risultato:
- Il sale utilizzato dagli operai del Comune di Grado (vedi foto), quando ci attende il pericolo di gelate, agisce come fondende, sciogliendo neve e ghiaccio e, abbassando la temperatura di congelamento dell’acqua, ne previene la formazione.
- Ne consegue che, se utilizzato nella giusta maniera, permette in relativa sicurezza la circolazione veicolare, ciclabile e pedestre, evitando la comparsa di pericolose placche di ghiaccio.
- Al contrario, il prodotto composto a base di Sale Marino (Cloruro di Sodio, NaCl) al 94/97% e il restante 3/5% di acqua, più l’1% di insolubili sostanze organiche ed inorganiche, se utilizzato a temperature errate (oltre i 4°), produce una composizione chimica molto scivolosa, a causa dell’amalgama conseguente all’umidità del terreno.
Scusandomi per la grossolana esposizione tecnica che, sicuramente, potrà essere migliorata e corretta di chi più competente, nel merito, del sottoscritto (anche se posseggo una Laurea in Chimica conseguita presso l’Università di Aquileia…), tutti gli addetti ai lavori da me contattati (esperti certificati) mi hanno dato la medesima risposta: “…le strade del Comune di Grado, sono diventate delle “saponate” incontrollabili, a causa dell’errato spargimento di sale in momenti meteorologici di temperature troppo calde, superiori ai minimi richiesti per la corretta azione…”.
Infatti, le giornale assolate e calde di fine gennaio e primi di febbraio, unite all’assenza di pioggia, confermerebbero il parere degli esperti. Del resto, oltre la tecnica, anche la logica supporta credibilmente questa teoria, considerato che resti difficile credere a cause diverse, sia per durata dell’evento, sia per ampiezza del territorio contaminato.
Naturalmente, resto pronto a pubblicare (con pari rilievo) immediata smentita, attesa dimostrata e comprovata presentazione di altro tipo di motivazione per la quale si sono verificati i danni ormai noti, problema che ha causato gravi e importanti patologie traumatiche a molti cittadini di Grado (e non).
In alternativa, resta sempre aperta la mia proposta di assunzione come Cazzaro Capo…
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