di Raffaele Lisco.
Il Consiglio Comunale di Grado visto in diretta streaming, ha decretato la nascita del Nuovo Duce…
Nonostante i dolori e il ricovero coatto in quel dell’Ospedale Misericordia di Udine, ancora “fatto” dall’anestesia, ho voluto cercare il gesto estremo e seguire il Consiglio Comunale della mia città.
L’unico punto all’Ordine del Giorno (Approvazione Linee Programmatiche 2021-2026), non poteva che stuzzicare le fregole dei Consiglieri di Opposizione (Fabris, Cicogna, Polo Sara e Reverdito) o, almeno, di quelli presenti e parlanti.
Assente il Consigliere Dario Raùgna, giustificato per inizio del turno da “pelapatate svizzero” combaciante con l’orario d’inizio del Consiglio (…) e perduto quasi subito l’alto valore politico (…) dell’Asparago Gigante Maurizio Delbello, uno che in Consiglio viene giusto quella mezz’oretta per incassare il gettone di presenza (…), ai rimasti presenti è toccato guadagnarsi la giornata.
Gli interventi di Fabio Fabris, Sara Polo, Greta Reverdito e Luciano Cicogna, senza entrare nei dettagli, hanno avuto come scopo quello di “stanare” la maggioranza, tentando (invano) di portarla con l’inganno dentro le sabbie mobili della polemica.
Indifferente alle corrette richieste di risposta alle legittime domande che ci si aspetta da un’opposizione, il Muro di Gomma eretto dal sindaco Kovatsch, sbarramento pericolosamente minato dai due ultrafassssisti del gruppo Meloniano, Riccardo Ronchiato e Adriano Ritossa, ha tenuto.
Gli unici due “boccaloni” ai quali non è parso vero di poter rispondere sarcasticamente alla minoranza (Ronchiato) o battere i pugni alzando il tono della voce (Ritossa), stavano per rovinare il rifiuto del sindaco Claudio “Benito” Kovatsch (nella foto di repertorio) di usare l’indifferenza come arma per “rimbalzare” le accuse lanciate dagli oppositori ex amministratori.
Il “messaggio” di Benito (…Adesso sono sindaco e in culo a tutti…), scritto a caratteri cubitali sopra le capocce degli eletti di maggioranza, è lampeggiato in modo solare negli occhi di chi capisce la politica, conosce le sue liturgie e riesce a interpretarne le movenze, i vezzi e gli obbiettivi.
Se con i CWC, i gradesi (e non) hanno detto addio alla “trasparenza”, cancellato il Diritto di Critica (Raùgna mi ha querelato per diffamazione QUATTRO volte…) e diviso la cittadinanza tra “buoni e cattivi”, con la vittoria del “moderato kompetente” e il suo Katastrofa Team 2.0, è calata la pesante lapide su quel poco che ci era rimasto della conoscenza di quanto succeda a casa nostra…
Difficile pensare di aver capito male, il Dux de noartri ci ha sbattuto sul muso, in modo forte e chiaro, quello che per lui è il suo “democratico” sistema di concepire l’inclusione della collettività e tutto quanto dovrebbe far parte del dialogo sociale tra chi investito dall’onore e onere di amministrare e i cittadini che hanno dato la propria fiducia.
“…Il nostro Programma Elettorale è stato votato a grande maggioranza dagli elettori gradesi!!!…”, affermazione degli eletti che tradotta dice che: “…Abbiamo vinto e adesso muti e stecca!!!…”.
Poveri gradesi (e non), come passare dalla padella alla brace, essere appena guariti da un’inculata a sangue (durata più di un lustro) e ricadere a 90° senza alcuna possibilità di fuga. Destinati a mantenere i “fasssisti” di turno, non solo nativi ma anche “foresti”…
Se dopo un paio d’ore di Consiglio, in remoto, ti trovi a sentirti sollevato di essere su di un letto d’ospedale con i dolori ovunque, invece che a casa tua, credo che non ci sia bisogno di aggiungere altro…
P.S: L’unica nota positiva è stato rivedere il faccione di quel Mona de Teròn di Vinicio Patruno.
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