EDITORIALE – LAVARSI LA COSCIENZA (COL GASOLIO…)

di Raffaele Lisco.

Lo Spione Capo è tornato, tenetevi duri…

Due righe per ringraziare gli “amici” (e le “amiche”) che hanno voluto farmi arrivare i loro auguri di pronta guarigione. Purtroppo, mi sono fatto “ravanare dentro” per nulla, quindi, più avanti, riproveranno di nuovo a togliermi qualche schifezza superflua. Pur essendo nota a tutti la mia Immortalità conclamata, i messaggi mi sono stati inviati comunque, segno che (forse) qualcuno apprezza il mio “lavoro”. O, almeno, fa finta…

“Obliterato” il doveroso cenno, riprendo possesso del mio ruolo di “diffamatore” e preannuncio, ancora da “convalescente”, il prossimo arrivo di una nutrita serie di “bombe” conseguenti agli errori procurati alla nostra città dagli onorevoli “kompetenti”.

Vorrei tornare, per “citazione personale”, sulla recente ciofeca comunale che ha procurato gravi danni al gruppetto di cittadini di Grado che, oggi, scontano le dolorose conseguenze fisiche di una palese negligenza operativa da parte dell’amministrazione Kovatsch.

Mi riferisco alla conseguenza “scivolosa” avvenuta sulle strade del Comune, fatto che è stato attribuito a diverse tipologie di “calamità”, a seconda della fonte dalla quale far uscire le notizie da dare in pasto ai “bravi giornalisti”, quelli incapaci di indagare personalmente e limitarsi a “copiare”, per comodità, le “veline” ciclostilate…

Il sindaco Claudio Kovatsch, credo, se non ho capito male (…) la stessa persona che riesce a ogni Consiglio Comunale a farsi perculare per “analfabetismo procedurale” dalla minoranza, mostrare “dimenticanze sulle normative” e inventarsi “articoli regolamentari” inesistenti, insieme al “Notaro Cavelàda” (quindi, farsi bocciare tutte le azioni legali e respingere le iniziative Consiliari…) è rimasto cocciutamente inchiodato sulla sua idea relativa alla causa di cotanto dilettantismo amministrativo.

“…Le strade di Grado – insiste Kovatsch – sono state inquinate da uno sversamento di gasolio e non, come afferma “qualcuno”, trasformate in una sciovia per colpa dell’errato spargimento di sale…” .

Sarebbe perfino superfluo dare un volto e un cognome al “Signor Qualcuno”, anche perchè l’UNICA fonte che ha pubblicato la notizia sull’accaduto, attribuendo la causa della “saponata” a un’errato spargimento di sale sulle strade dell’isola, “casualmente” è stata GradoSpia.it (…).

Naturalmente, come per tutti i politici locali (e non), dare a Lisco quel che è di Lisco (…), procura un tale disturbo da preferirne la negazione.

Fortunatamente, solamente un minimo gruppetto di gradesi (e non), quelli per i quali l’Omo de Tavagnàc è “infallibile” (…), si è bevuta la storiella dello “sversamento di gasolio”.

Non solo chi in possesso di un minimo di competenza, nel merito, ma perfino i “meno dotati” hanno capito che un mezzo che circola per il paese, per più di due settimane, mollando ovunque gasolio “a biondo Dio”, può esistere solamente nella testa di chi non sa più dove aggrapparsi per non “…passar per mòna…”.

Siccome, per me, non è accettabile di poter lasciare in sospeso anche il minimo dubbio sulla mia credibilità, nè per il primo e nemmeno per l’ultimo sindaco “sceso con la piena”, aggiungo qualcosina a quanto già scritto, in esclusiva, sul fatto.

Giusto per…, sarebbe simpatico capire perchè il Comune di Grado, pur “esente da colpe” nel caso in oggetto, abbia deciso di rifondere chiunque presenti richiesta di pagamento dei danni conseguiti dall’impraticabilità delle strade comunali.

Visto che al Comune piace moltissimo “resistere” in Giudizio, anche dove è scritto a caratteri cubitali che la sconfitta è sicura (…), strano che in un caso di così “lampante innocenza” (secondo Nonno Nanni) , si decida di accettare l’aumento del Premio Assicurativo per gli ovvi motivi risarcitori. Forse, perchè tanto “…paga Pantalòn…” ?

E, comunque, ammesso e non concesso che fosse stato uno “sversamento di gasolio” a creare i disagi viari, come mai ci sono voluti giorni per eliminare il difetto? Tutti i “caduti” hanno dichiarato che, tra la loro scivolata e l’intervento comunale, erano passare ore e ore…

Potrei risolvere facilmente la questione e zittire gli “eletti”,  pubblicando le dichiarazioni di persone “protagoniste” del fattaccio, proprio quelle che sanno benissimo chi, come, quando e perchè, le rotonde e le strade di Grado abbiano deciso di trasformarsi in un percorso di short track perfetto per Arianna Fontana (meno per al postìn o al prevosto…) ma tutti sanno che non rivelo MAI le mie fonti e, proprio per questo, le mie Spie possono fidarsi ciecamente sul mio silenzio nel raccontarmi le magagne.

Lavarsi la coscienza, magari col “gasolio”

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