di Raffaele Lisco.
Quale destino politico segnerà il futuro di Giuseppe Nicoli, Forza Italia FVG e, in generale, del centro destra regionale?
L’ indiscrezione “carbonara” che sta circolando tra gli addetti ai lavori, racconterebbe di un “presunto” avvicendamento al ruolo di Coordinatore della Provincia di Gorizia dentro Forza Italia. Sarebbe l’attuale reggente, Giuseppe Nicoli, a doversi “scansare” per lasciare il posto al “mamòlo” Roberto Marin.
“L’onorevola” Sandra Savino ha già smentito questa voce dalle pagine de Il Piccolo ma, com’è noto, l’attendibilità delle dichiarazioni della parlamentare di Forza Italia vale meno di quella di Pinocchio. Tuttavia, che dentro il partito di Berlusconi ci siano dei grossi problemi, almeno per quanto relativo alla figura del Coordinatore Provinciale Isontino, ruolo tutt’oggi ricoperto dal “ribelle” Giuseppe Nicoli, è un fatto difficilmente minimizzabile.
I due protagonisti, Roberto Marin e, soprattutto, Giuseppe Nicoli (per il momento) non parlano, anche se il Capogruppo Regionale di Forza Italia, tempo fa, mi aveva confessato di sentirsi a disagio nella gestione del Coordinamento provinciale del partito, quindi possibilista su un suo eventuale ridimensionamento operativo a mezzo dimissioni.
Del resto, dopo il convinto sostegno di Sandra Savino, a nome di FI, alla ricandidatura di Anna Maria Cisint come sindaco di Monfalcone, è palese la necessità di trovare una soluzione (più “morbida” possibile) per rimuovere l’ingombrante presenza di Nicoli. Impossibile reggere la spaccatura ormai insanabile tra l’ex vicesindaco e la sindaca della Città dei Cantieri. Come nei films western, “uno dei due è di troppo” ma un “duello” armato, sulla Main Street, per stabilire chi debba rimanere e chi soccombere, non è pensabile.
Per Sandra Savino, “capobanda” di Forza Italia in regione, sarebbe semplice risolvere “sfiduciando” il contestatore Nicoli, magari dandogli quel “benservito” che farebbe godere la Cisint, i Meloniani della provincia (e non) e una buona parte di Leghisti sparsi tra Gorizia e Monfalcone, passando per Grado.
Purtroppo per nemici di Nicoli, questa soluzione non è praticabile, atteso il ruolo fondamentale di “Pepìn” in Consiglio Regionale come Capogruppo del partito della Savino.
Impossibile “cacciarlo” in malo modo dal coordinamento provinciale, senza correre il concreto rischio di regalare una sedia del Consiglio Regionale alla concorrenza, magari al Gruppo Misto o, perchè no? ai “moderati” del centro modello Toti, Calenda o Lupi…
Più facile aspettarsi una scelta “spontanea” di Nicoli (…) azione che vada verso le dimissioni dal ruolo ormai compromesso, togliendo un po tutti dalle rogne. Libero il Consigliere Regionale di occuparsi solo del suo impegno come Capogruppo in Regione, sollevata “l’onorevola” Savino dall’imbarazzo di dover gestire la “rogna” casalinga e felici gli “alleati” (per modo di dire) di un centro destra locale (in procinto di replicare la “resa dei conti” nazionale), per essersi tolti dai piedi un “disobbediente” da prendere con le pinze.
E Robertino Marin? Sarebbe veramente possibile vederlo come “sostituto” del “presunto dimissionario” Nicoli, oppure, come più probabile, ormai assunta la fisionomia del “panchinaro” perennemente inchiodato al ruolo di “riserva” dei titolari che non vengono sostituiti MAI (…), continua a ricamare ragnatele, aspettando il momento di togliersi la pettorina “numero 13” e finalmente “scendere in campo”, ancora illuso che le promesse spergiurate vengano mantenute?
La mia opinione è che Marin difficilmente potrà assumere il ruolo di Coordinatore Isontino di Forza Italia. Innanzitutto perchè ancora aspetta la “chiamata” regionale che lo faccia diventare il prossimo Presidente della GIT S.p.A., poltrona concordata con Fedriga e Bini, in cambio del “passo indietro” in favore di Claudio Kovatsch alla candidatura a sindaco di Grado ma ancora subordinata alla scadenza di mandato dell’inossidabile A.U. della partecipata regionale, Alessandro Lovato.
Di più, maggiormente incisivo il fatto che Robertino “gonfiagommoni” ne abbia combinate di ogni, mendicando la poltrona dentro il centro destra regionale, disposto a tradire la fiducia del suo zoccolo duro di elettori gradesi, svendendo non solo se stesso, in cambio delle promesse da marinaio dei regionali (…) ma riuscendo perfino a stare sugli zebedei dei suoi ex compari di Fratelli d’Italia, Lega e satelliti assortiti, tutti pronti ad ammutinarsi in blocco, pur di tenerlo fuori dalle elezioni amministrative di “casa sua”.
Darei un occhio (di Zorino…) per vedere Sandra Savino che nomina Robertino coordinatore della Provincia di Gorizia al posto di Nicoli. Già riesco a immaginare gli Editoriali, già pronti, sull’insurrezione dei vari Ziberna, Mattiussi, Oreti e dei “grandi amici di Marin” ma, soprattutto, commentare le reazioni degli alleati graisani della destra Meloniana…
In mezzo a tanta confusione, una certezza c’è: da qui alle elezioni amministrative di maggio 2022 (Gorizia, Monfalcone e Comuni dell’Isontino), noi “umili” commentatori politici e informatori locali, avremo parecchio con cui divertirci nel “satirizzare” tutto l’Arco Costituzionale che va da destra a sinistra, passando per il centro e movimenti “cinici”.
(…to be continued…)
®RIPRODUZIONE RISERVATA.
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