PER PASQUA MANDRACCHIO ANCORA APERTO.

di Raffaele Lisco.

Per la settimana di Pasqua, il cantiere nel Porto Mandracchio di Grado resterà ancora aperto.

La raccomandazione, presentata durante l’ultimo Consiglio Comunale, al sindaco Kovatsch dal Consigliere Maurizio Delbello, quesito che chiedeva lumi sulla data di chiusura, per fine lavori, dell’ultimo lotto del rinnovato impianto fognario da parte di IrisAcqua, non aveva avuto risposta esaustiva da parte dell’amministrazione.

Oggi, interrogato nel merito il presidente dell’azienda appaltante, dott. Giambattista Graziani, purtroppo siamo a conoscenza della notizia che tutti speravamo di evitare: per la settimana di Pasqua, i lavori non saranno conclusi.

Il dott. Graziani, sempre molto disponibile, mi ha confermato quanto notiziato a Il Piccolo, ovvero che, pur mettendoci il massimo impegno da parte di IrisAcqua, per riuscire a restituire al Comune di Grado la piena fruibilità del suo porto, non sarà possibile chiudere il cantiere (iniziato oltre tre anni fa) prima del mese di maggio.

Ricordo che, quest’anno, Pasqua cade domenica 17 aprile, quindi, la settimana a cavallo di questa data dovrà sottostare al disagio presentato ai turisti, specialmente Austriaci, che ricorrentemente, calano sulla nostra località turistica, durante il periodo in oggetto.

Purtroppo, a torto o a ragione, la precedente amministrazione del sindaco Dario Raùgna, aveva scelto la strategia del “cantiere differito”, costringendo l’intera comunità e i turisti in visita, a sottostare alle comprensibili ma non concedibili richieste, dei frontisti del porto Mandracchio.

A colpi di chiusura e riapertura del cantiere, azione voluta dall’assessore Fabio Fabris per non inimicarsi gli imprenditori di piazza XXVI maggio, i vari lotti per il rinnovo dell’impianto fognario di Grado hanno superato il periodo di 36 mesi (tre anni), tenendo letteralmente in ostaggio un cantiere che sarebbe potuto essere completato in poco più di 12 mesi, secondo quanto affermato dalla stessa azienda appaltante.

Anche per questa Pasqua (la terza…), la nostra località turistica riproporrà il suo cuore cittadino modello “Ucraina”, nonostante il lodevole sforzo di IrisAcqua (e dei dipendenti comunali) di tentare uno scenografico rattoppo, per cercare di ridurre il danno urbanistico e i disagi conseguenti a una viabilità non ottimale già compromessa da un progetto generale antico, obsoleto e degno di un paese del Terzo Mondo.

Fortunatamente, come promesso dal presidente di IrisAcqua, a maggio il cantiere sarà smantellato e l’originaria conformazione di piazza XXVI maggio riprenderà la sua immagine, facendo del passato un brutto ricordo.

Poi vedremo se, alla prima “acqua alta”, tutto il sacrificio economico e strutturale subito dai cittadini, diventerà un prezzo pagato con soddisfazione, oppure torneremo a “galleggiare” per la marea tracimante…

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