di Raffaele Lisco.
Il mio recente articolo sul palinsensto degli Eventi di Lignano 2022, ha colpito nel segno…
Sempre più prevedibili e scontati, anche questa volta i “kompetenti” hanno accusato il colpo e hanno cercato di correre ai ripari, utilizzando qualsiasi mezzo per recuperare la faccia.
Smascherato l’immobilismo promozionale del Comune di Grado, circa la presentazione ufficiale del palinsesto degli eventi per la stagione estiva 2022, confronto impietoso con la concorrente Lignano, segnalato da questo blog, sindaco e assessori si sono dovuti inventare qualcosa per far vedere che esistono.
Quale miglior soluzione che affidarsi al proprio Organo d’Informazione (dichiarato ufficialmente), inventarsi una “fuga di notizie” (…) e passare al “velinaro di regime” (Antonio Boemo – Il Piccolo) l’anticipazione sui nomi “roboanti” che dovrebbero oscurare quelli di Cremonini, Jovanotti, Måneskin e dei tipi di Radio DeeJay…
Così, adesso sappiamo che quest’estate potremo curarci la prostata col battaglione di artisti dalla dentiera mobile, in tour con il catetere, anziani rottami più vicini al Tempo delle Mele, piuttosto che ai giorni nostri.
I nomi? Alice (1954), Umberto Tozzi (1952), Carmen Consoli (1974) e Max Gazzè (1967). Il più giovane ha 47 anni, il più vecchio 70…Un vero “parterre de Roi” solo leggermente arrugginito, artisti importanti sì ma dell’Era in cui io (che sono del ’57) ancora ricordavo a cosa servisse la figa…
Naturalmente, nessuna data, nessuna conferenza stampa ufficiale insieme al prescelto organizzatore degli eventi (Azalea – ndr) nessuna conferma e, tanto meno, nessun dettaglio o materiale promozionale. Un pugnetto di “miglio” buttato al “Canarino”, giusto per frenare lo sdegno dei gradesi, giustamente attapirati dall’impietoso confronto col sindaco Fanotto.
Il “patron” di Azalea, Loris Tramontin (nella foto) passata la buriana “civica” che ha sempre voluto favorire gli amici di sinistra (il lato comico è che Tramontin E‘ di sinistra…) sostituitosi al Komunista Velliscig, finalmente torna a lavorare (anche) su Grado, ripresentando quelli che furono (ormai) gli storici concerti sulla Diga Nazario Sauro.
Purtroppo, il livello non più quello dei tempi di Lucio Dalla, Al Jarreau, Frank di Meola, Simple Minds ecc., oggi la “crisi” a noi regala i rottami di terza fascia, anche perchè quelli di “prima” (scelta) se li sono già presi a Lignano.
Concludo domandandomi dove sia visibile il Bando di Gara per l’assegnazione di Grado Festival come vincitrice dell’offerta pubblica (…), la conoscenza sui nomi degli altri partecipanti e le cifre stanziate dal Comune e Regione come contributo pubblico. Kompetenti (poco) trasparenti…
Per come conosco Tramontin, abilissimo organizzatore di eventi, a quei trololò de la Comùn, gli avrà rifilato il pacchetto “gerontografia” a minimo 150 mila euro, spendendone (forse) 50 mila.
Mi scuso con “l’amico” Loris ma andrò a intervistare gli artisti presenti a Lignano, quelli di Grado li lascio volentieri (in esclusiva) al loro “coetaneo” de Il Piccolo.
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