ESCLUSIVO – KOVATSCH: “…VIA LA “Z” DA GRADO!..”.

di Raffaele Lisco.

Nuova Ordinanza Comunale: a Grado proibito l’uso della lettera Zeta.

Dal 1° Aprile, il Comune di Grado, in accoglimento a quanto proposto dalla Eurodeputata del PD, Alessandra Moretti, la quale ha richiesto alla politica Europea di adottare pesanti sanzioni per chi continuasse a usare il vocabolo “Zeta” a cui sono stati attribuiti diversi significati strategici e propagandistici e che è diventato un simbolo distintivo per chi sostiene le ragioni della Russia nel conflitto che infiamma l’Europa da un mese, renderà operativa l’Ordinanza Comunale con la quale metterà al bando il vocabolo “Putiniano”.

“Facciamo nostra per primi la sacrosanta iniziativa lanciata dall’onorevole Morettiha dichiarato alla stampa il sindaco di Grado, dott. Claudio Kovatsch – non possiamo rimanere sordi all’appello che la Democrazia Occidentale DEVE ascoltare unitariamente, come già adottato dal nostro Governo dei Migliori”.

“Il Comune di Grado e la nostra amministrazionecontinua il sindaco – intende essere il Capofila di questa doverosa iniziativa di solidarietà verso il popolo Ucraino e dimostrare concretamente tutta la propria indignazione verso l’invasione omicida della Russia”.

Sostanzialmente, ci ha spiegato a latere il vicesindaco e Assessore al Turismo Roberto “Sancho” Borsatti (nella foto di testa articolo), su tutto il territorio dell’Isola di Grado, sarà vietato utilizzare la zeta, sia come vocabolo nominale, sia come specifica generale.

Per esempio, i cognomi quali “Scaramuzza” dovranno essere mutati all’anagrafe come Scaramussa, lo stesso per i Sotich, Samarian, Suppet, Sorsenon, Guassetti, Sentilìn e così via per tutti quelli contenenti il vocabolo proibito per delibera comunale.

Anche per i nomi propri varrà il rispetto obbligatorio dell’ordinansa (…). Maurisio, Fabrisio, Lorenso, Patrisia, solo per citare i più comuni, avranno 24 ore di tempo massimo per adempiere alla norma, dopodichè l’Anagrafe Comunale interverrà d’ufficio.

Stesso discorso per la toponomastica: Riva Saccaria Gregori, Viale dello Sodiaco o via Sara, oppure gli edifici come il condominio Sipser e il Tisiano, non trascurando il Canale Isonsato, fiume che delimita l’isola a est.

La Chiesa si è già dichiarata pronta a sottoscrivere la richiesta del sindaco Kovatsch, cambiando la denominazione dei chierichetti, da oggi diventati “sàghi” (in dialetto locale) e i Santi con il nome dato (o contenente) dalla consonante proibita saranno cancellati dal Calendario Ecclesiastico e tolti dall’obbligo di Fede.

In segno di vicinanza solidale, anche il Comune di Aquileia si è allineato con Grado attraverso il sacrifisio del suo Primo Cittadino, l’architetto (…) Emanuele Sorino e di molti altri residenti del luogo pronti a cancellare la zeta dal proprio nome e cognome, attività, proprietà.

Al momento, si ha notisia che il sindaco di Gorisia Rudy Ziberna e i Consiglieri Regionali Barbara Zilli, Emanuele Zanon e Pietro Zanin, non sono graditi sull’Isola del Sole.

Infine, la Sogit Grado, per bocca del suo storico rappresentante Alessandro Marchesan, c’informa in esclusiva che al prossimo Carnival Parade in programma per la stagione estiva 2022, la maschera di Sorro sarà bandita per entrambi i sessi ed età compresa tra gli Sero e i Novantanove anni.

Su tutto il territorio comunale, sarà assolutamente proibito apostrofare chiunque con il termine “Zucca di Cazzo”, insulto comunque sostituibile con il nostrano “Sùca de Càsso”.

I trasgressori dell’Ordinansa emessa dal sindaco Claudio Kovatsch, saranno puniti con un’ammenda pecuniaria variabile da 50 a 500 euro. In caso di accertata reiterasione del reato, scatterà la denuncia penale presso la Tenensa della locale Stasione dei Carabinieri, fino ad arrivare alla detensione in Camera di Sicuressa e/o reclusione presso il Carcere di Gorisia di via Barsellini.

La Polisia di Stato, la Guardia di Finansa e i Vigili Municipali dovranno modificare il loro nomi, pena il divieto del transito cittadino.

Naturalmente, vietatissimo il consumo di Bransini, Cosse, Capussi (normali o garbi) e qualsiasi altra forma di cibo e bevanda con la “seta”.

Fate attensione ai “pesci” che mangiate…

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