ODE AL “PEDOCIO REFÀO” (by “TETI”).

di Raffaele Lisco.

Ode al “Pedocio Refào”, lirica del nostro “poeta” isolano, Stefano “Teti” Dovier.

Per non lasciarvi nel dubbio che, non trovando pubblicato il solito articolo quotidiano, Il “Karma” di qualche “portasfiga” mi abbia raggiunto o, in alternativa, la solita querela dei “pedoci refài” sia arrivata a segno (stamattina sarò in udienza…), in attesa del prossimo Editoriale dello Spione Capo, vogliate riflettere sulla stupenda lirica scritta dal nostro amico e poeta “Teti”, quell’anziano col faccione rubicondo qui sotto.

Come sottotitolo per gli “eletti”, in scena tutti i giorni ovunque, il testo direi che ci sta come la “baldracca coi bucatini”

N.B: Per i “foresti”, traduzione a piè di pagina.

Noi ci leggiamo domani, se non mi carcerano prima

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PEDOCIO REFÀO  (di Stefano Dovier).

Cô stranba zè la vita,
anche ‘l più sensào,
se ‘l cata quela giusta
…’l pedocio ‘l zè refào.
No serve inteligensa
o un fisico “avvenente”,
scognùo zè ‘vè fortuna
…catà la giusta zente.
De colpo i sa fa duto,
i zè, …i megio che sia,
al nio ‘l sarave in luto
se i scanparave via.
I deventa preputinti,
la veritae zè sova,
co’ l’astio in mezo ai dinti
cu che no i và…i lo fola.
I ganbia le amicissie,
no i hà più parentào,
però ‘l cavo i resta quel…
…de un povero……. sensào!”
PIDOCCHIO RIMESSO IN SESTO (persona stupida che nonostante tutto ha fortuna).
Che strana che è la vita, anche il più stupido, se trova la persona giusta, il pidocchio si rimette in sesto / non serve avere intelligenza, o un fisico avvenente, bisogna avere fortuna, trovare la giusta gente / improvvisamente sanno fare di tutto, sono i migliori in circolazione, il paese sarebbe in lutto, se scapassero via / diventano prepotenti, la verità è solo la loro, con l’astio in mezzo ai denti, chi che non gli comoda viene calpestato / cambiano le amicizie, non riconoscono più i parenti, però la testa gli rimane , di un povero stupido.
STEFANO DOVIER©

 

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