EDITORIALE – GRADESI, ARRENDIAMOCI ALLA ZARINA…

di Raffaele Lisco.

Ormai è deciso, la Commissione Lisco ha decretato, Ad Honorem, 1° sindaco del FVG Anna Maria Cisint.

Probabilmente, per “qualcuno”, questo Editoriale sarà interpretato come l’ennesima “sviolinata” pro Cisint. Purtroppo (per me) le mie “leccate” alle chiappe della Zarina sono “a salve” (…), confermate dall’inconfutabile fatto che non mi portano alcun vantaggio personale in nessun campo, anzi.

Semplicemente, l’iperattività amministrativa dell’Imperatrice della Bisiacheria, l’onnipresenza in ogni dove necessiti l’intervento del pubblico e il patologico “Priapismo” capace di manifestarsi nell’unica donna al mondo (…), rendono impossibile non giudicare (obbiettivamente) l’operato positivo della sindaca (a vita) di Monfalcone.

Vero o falso, realtà o propaganda elettorale, SuperAnna sta riuscendo perfino a diventare odiosa a chiunque non sia residente a Monfalcone (…), specialmente per quelli che vivono in luoghi molto più “fortunati”, geograficamente, rispetto alla grigia Città dei Cantieri. Con tutto il rispetto per il Comune dove ho vissuto l’anno del mio primo diploma scolastico (III° media Ezio Giacich – 1971) domiciliato in via xxv Aprile, Monfalcone non è precisamente il “fiore all’occhiello” del FVG…

Eppure, proprio là, la “rivoluzione” Cisintiana si sta confermando, attraverso una serie di colpi messi a segno dalla stakanovista «Dea Annì» dalle “Cento Mani”. Comincia perfino a venire a noia il quotidiano leggere delle migliorie, rinnovi, aperture, detassazioni, progettualità e raccolta fondi. L’ottenimento di contributi a pioggia, danari “imbobanati” dalla ipnotica Leghista, a scapito degli altri Comuni.

Un esempio su tutti, l’annuncio agli imprenditori monfalconesi della detassazione Tosap (Tassa per l’Occupazione del Suolo di Aree Pubbliche – ndr) agli affittuari di piazze, tende e tutto quanto fa “volume” sul sedime Comunale, l’eliminazione per tutto il 2022 del balzello legato al pagamento dei metri quadri occupati per lavorare.

Nonostante gli annunci tipici da Campagna Elettorale (…), a Grado, dove la Tosap è parte integrante dell’impresa turistica isolana, non si è vista la medesima applicazione esentiva, da parte dell’amministrazione vigente anch’essa di centro destra come quella di Monfalcone. Magari sarà una mia svista (…) ma nel Bilancio di Previsione, la Tosap, per i gradesi, si paga.

Come cavolo farà, l’indemoniata sindaca Cisint, a incassare la serie infinita di risultati clamorosi sui quali non manca di rigirare il coltello nella ferita di coloro “esclusi” perchè “foresti”? Dove trova il modo di portare a casa i mille mila obbiettivi che, al contrario, i suoi colleghi non riescono nemmeno a immaginare, figuriamoci conquistare?

Perchè a Mofalcòn (senza la enne, altrimente il Serpente mi sgrida…) vivono quasi come a Livigno, residenti e imprenditori entrambi beneficiari di una specie di Zona Franca dove le tasse te le toglie la sindaca?

Nella “Madre di Venezia”, e “fu” “Perla dell’Adriatico”, per realizzare un “nuovo” impianto termale (promesso da quasi un ventennio…), ancora ci sfidiamo a duello tra indigeni, per mantenere accesa una flebile speranza di vittoria. Oltre l’Isonzato (…) la Padana schiocca le dita ed ecco che tutto il Governo Regionale le regala il cespite termale di pari valore (5.000.000 di euro…) impianto che, rispetto a Grado, serve come un herpes sul labbro.

Secondo me, ai gradesi converrebbe “arrendersi”, chiedere alla Cisint di “invadere” il Comune di Grado e accettare l’annessione incondizionata all’Impero della Zarina. Cambiamo il gonfalone cittadino, modifichiamo il dialetto e tiriamo un’unica striscia di litorale dalla Costa Azzurra a Marina Julia.

Sono convinto che non servirebbe alcun missile, per occupare Grado.

L’unico problema, è che Mentana farebbe partire una Maratona anche da qui…

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