CONSIGLIO COMUNALE – E’ FINITA LA TREGUA…

di Raffaele Lisco.

La data è il 19 Aprile 2022: a Grado, Consiglio Comunale “armato”

Non ci è voluto molto, solo poco più di un semestre, per far crollare l’utopico desiderio di Klaudio Kovatsch di riuscire a trasformare la politica gradese in una zuccherosa marmellata vischiosa nella quale soffocare i suoi e gli altri.

L’occasione si è palesata dopo la “causale” pubblicazione del “caso” Fossalon (…), miccia accesa che ha fatto scoppiare l’inizio (ufficiale) della guerra tra maggioranza e opposizione. Una intemerata “comunicazione” del sindaco, in apertura lavori, è stata l’uscita dal vischio della “minoranza”, quasi una “rivolta” preparata a tavolino.

I passaggi dei singoli Consiglieri, improvvidamente messi nelle condizioni regolamentari di poter parlare (per un paio di minuti a testa) da un sindaco masochista (…), ha scatenato la prima vera reazione di una minoranza che ha capito di poter fare dell’amministrazione ciò che le pare. Politicamente, professionalmente e socialmente.

Troppo distanti per vivacità, preparazione e vantaggio storico di essere l’amministrazione uscente (…), il gruppetto formato dal trio Raùgna, Reverdito e Fabris, riesce a incassare qualsiasi richiesta (furba) di fronte alle quali l’Uomo Sperduto si affida alla “buona nota” e si consegna all’avversario. Perfino l’indimenticabile “stampella” Cicogna va a nozze, al traino di chi è nato per stare all’opposizione. Aver governato, con una delle mille mila Polo (indigene), è stato solo un incidente di percorso…

La notizia ghiotta, però, è che, per la prima volta, è andato in scena un Atto Unico della “Senatrice”, evento imperdibile col quale, se avevamo qualche dubbio, ce lo siamo tolto

Finalmente “live”, la nostra Raffaella Fiormaria Marin da Fossalon, seppur naturalizzata Roma (…), si è esibita in un pippone incomprensibile, sulla denatalità procurata da chi governa un territorio e lo depaupera dei servizi primari (…). La più classica delle supercazzole imparate (con successo) nei corridoi della Buvette del Senato. Consumate le unghie e rovinata una vetrata (…), non è riuscita (comunque) a convincere sulla sua “priorità per gli amici di Fossalon”.

A proposito di Fossalon, una delle nostre frecce deve essere atterrata (anche) sulle chiappe di Maurizio Delbello, nativo punto sull’appartenenza al territorio. Il nostro «ex collaborativo» è passato direttamente alle minacce, incalzando uno sbigottito Kovatsch a dichiararsi pubblicamente, “hic et nunc”, pronto a rimediare al danno subito dai suoi conterranei, pena il disprezzo del Fulgido “Ad Augusta per Augusta”.

Si è rivisto anche Dario Raùgna o, meglio, si è accusato il riflesso delle luci sulla lucida pelata del suo nuovo look alla “Benito”. “Noi” (…) lo abbiamo sempre saputo che quando si dichiarava di sinistra stava scherzando…Saranno state le troppe patate da pelare che lo avranno riportato tra i liberali. I poveri, dopo un pò, stufano…

Insomma ragazzi, la tregua è ufficialmente finita.

Troppi errori iniziali di una maggioranza che sta dimostrando di essere quello che è, ha ringalluzzito un’opposizione (fino a poco fa) tramortita dal risultato elettorale. E’ noto che se all’avversario agonizzante fai capire che sei più debole di lui, questo “resuscita” (un altro?) e ti s’incula…

La vedo molto dura per Der Kommissar.

La situazione gli sta sfuggendo di mano, la sua cultura “Monocratica” da Commissario, non funziona nei panni di sindaco. Per non aver rivali interni, si è circondato dei “meglio sorvolare…” raccattabili in Zona Ecologica e, adesso, anche quei “civici” irrispettosi seduti di fronte, iniziano a ficcare il naso dove non dovrebbero e mostrare ai cittadini i “fuori onda” della Propaganda. Ce n’è già “uno” di “ingestibile”, basta e avanza

Non so voi ma io, finalmente, comincio a divertirmi. Prima, era una noia mortale

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