di Raffaele Lisco.
“Come mai non siamo in otto?”. “Perchè manca Zibernotto…”.
Se nel Principato di Anna, territorio Isontino Caput Mundi, la continuità della Discendenza Dinastica è più che assicurata, nella Contea di Gorizia il trono è conteso da molti pretendenti, maschi e femmine.
L’Imperatore uscente, Sir Rodolfo Zibernotto della Campagnuzza, lucidata la scintillante armatura XXXXL (realizzata da Fincantieri…), affilate la lancia e la spada, indossato l’elmo del Casato e comandato il fido scudiere Oretòlo, si appresta a partecipare al Torneo della Vittoria, singolar tenzone organizzato per stabilire il Nuovo Re (o Regina) del Castello di Gorizia.
I “nobili”, mentre sorseggiano abbondanti calici di nettare bianco o rosso, a piacere, scommettono su chi sarà il prossimo monarca della città, commentando quotidianamente le varie disavventure dello sfidato e degli sfidanti.
La battaglia è già cominciata, il Gruppo Sinistro che ha in mente la conquista del territorio, per poterne assumere il Potere Assoluto, ha iniziato a minare le solidità del Cavaliere Zibernotto, facendogli scappare gli iscritti della Tavola Rotonda e imponendone la chiusura per mancanza di numero legale di coperti.
C’è più gusto a osservare i Giochi di Gorizia, se non altro per la vivacità con la quale rispettosissimi Signori & Signore riciclati e/o promossi al Sacro Soglio, si combattono all’ultimo sangue per la conquista dell’ambito trofeo in palio: una comoda poltrona “nuova” o, per gli uscenti, “lavata con Perlana©“.
Nel Principato di Anna, invece, la noia regna sovrana.
Nessuno sfidante all’altezza della Zarina, gli eserciti degli avversari trooooppo inferiori (come truppe e armamenti), il possesso delle Testate Nucleari caricate a base di consenso bulgaro e la musichetta di sottofondo degna di Stephen King (…), sono la garanzia che la cerimonia di re-incoronazione di Donna Cisint da Panzano, è cosa certa.
Invece a Gorizia se le danno (e daranno) di santa ragione, fino all’ultima ora utile prima del voto. Zibernotto dovrà trovare anch’egli un’Arma Letale capace di sterminare i Lanzichenecchi dell’Est, le Brigate dei Cosacchi Putiniani e i Buonisti del Girotondo, tutti dichiarati nemici del Popolo delle Libertà, degli Unti dal Signore e Prescelti dall’Onnipotente.
Il Cavalier Zibernotto, al braccio della fedele badante Donna Romano dell’Accompagno (…) e preceduto dal fido scudiero Oretòlo (detto anche “PosaMan” per il suo riconoscibile talento nel “mettersi in posa”), ancora una volta tenterà la sorte al Torneo dei Cavalieri e cercherà di eliminare, uno alla volta, tutti gli iscritti alla disfida per il Regno di Gorizia.
I nemici sono tanti e la guarnigione del Signorotto Rudy, fiaccata da cinque anni di sonni profondi, trattenuta da un carico pesante di Senilità diffusa, una corposa serie di errori e sottovalutazioni indimenticabili e la tigna di quelli che “meglio morti che non invitati…”, dovrà stare molto attenta a non sbagliare più nulla.
Per fortuna di Zibernotto e i suoi fidi soldatini, il Cavaliere ha dalla sua il Cavaliere (quello vero), il Principe Ereditario Massimiliano da Trieste e Pontida (…) una serie impressionante di nani e ballerine da buttare in pasto al popolino e il permesso di poter attingere (virtualmente) dalla Cassa Imperiale, per poter promettere ai sudditi di tutto e di più…
Anche se non voteremo a Gorizia, a Monfalcone o in qualsiasi altro Comune alle urne, mettiamoci comodi e godiamoci insieme il sempre interessante Spettacolino dei Candidati che si prostituiscono per il nostro voto.
In fondo, è l’unico momento in cui i candidati “ci vogliono bene”, fanno finta di preoccuparsi per noi e ci spiegano che “loro non volevano (candidarsi) ma, di fronte alle suppliche della (loro) gggggente, come rifiutare?…”.
Se non fossi sicuro del contrario, quasi quasi gli crederei.
Avanti Gorizia!
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