di Raffaele Lisco.
Benvenuti a Grado, provincia di Monfalcone…
Dopo anni e anni di dubbi, finalmente ho capito il perchè la nostra bella isola sia così difficile da spiegare all’estero.
L’errore è stato quello di collocare il Comune come Provincia di Gorizia, mentre la realtà dimostra che Grado è Provincia di Monfalcone.
Non siamo i soli a essere passati sotto il Feudo della Zarina, anche altri primi cittadini hanno scelto di non immischiarsi e lasciare la responsabilità del disbrigo delle amministrazioni locali alla sindaca della Città dei Cantieri.
Perchè agitarsi, fare fatica, sudare e discutere con le opposizioni, preparare progetti, gestire il territorio e programmare il welfare sociale, quando c’è chi ha deciso di sacrificarsi per noi tutti? Molto meglio fare ammuina e lasciare la seccatura di governare alla “delegata” politica più rappresentativa del momento: Anna Maria Cisint.
Oltretutto, aderire “spontaneamente”, col proprio singolo territorio, all’annessione totale e subordinata del Comune rappresentato istituzionalmente ma gestito esternamente (…), porta con se in dote la massa critica di “miglioni” di euri incassati dalla Sorella Maggiore del Presidente della Regione.
Il tripudio di proposte sparate dalla “sindaca per sempre” di Monfalcone, ha fatto breccia tra il gruppetto di “colleghi” privi di quella “kreatività” che possiede la loro Capa.
Vecchi e giovani sindaci scesi con la piena (raccomandati caldamente dalla loro Mentore Padana) per i quali belare in gregge sottoscrivendo la qualunque purchè farina altrui (…) è simile a un’altra vincita alla lotteria.
E così, eccoci qua.
Sfuggiti all’occupazione nazista, scampati alla dittatura fascista e liberati da una possibile socialdemocrazia slava, finalmente abbiamo trovato la nostra Leader, una Donna senza Gonna (qualcuno ha mai visto le gambe di Anna?) che si è caricata sul groppone la responsabilità di Grado, Aquileia (ex provincia di Udine…), Muggia e Duino (ex provincie di Trieste…) e tutti gli altri che, uno alla volta, verranno a chiedere la “benedizione”.
Il disegno è ormai palese: quella che sarà (tra un anno) la prossima Presidente della Regione FVG (…), ha iniziato da “lontano” la campagna elettorale che la porterà a cambiare scrivania da Monfalcone a Trieste. Il percorso sarà lungo e quindi è meglio iniziare ad “accorpare” le realtà più vicine, per poi passare nel pordenonese e nel friulano…
Non so cosa ne pensino gli altri cittadini “assorbiti” da Monfalcone ma, per quanto mi riguarda, con tutta la stima e il rispetto per Anna Maria, io resto e resterò “graisàn” (foresto) fin che camperò. Purtroppo.
Continuerà a costarmi il prezzo del “veto” assoluto e non trattabile su qualsiasi opportunità di collaborazione, mi terrò il disprezzo di coloro hanno come unico mezzo per vendicarsi, quello di “imporre” il loro potere (temporale…).
Rimarrò fino alla fine lo Scemo del Villaggio, che guarda “quelli bravi” diventare “presidenti” e/o “eletti” ma, almeno, continuerò a potermi descrivere come “Uomo Libero”.
Grado, provincia di Monfalcone.
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