EDITORIALE – GRAZIE MA HO RISOLTO…

di Raffaele Lisco.

Domenica, giornata dedicata all’Ottimismo…

I Problemi sono tanti, milioni di milioni ma la Stella dei Migliori vuol dire Qualità.

E’ sotto questi auspici che è iniziata la stagione estiva 2022 di Grado. Una località balneare che ha “resettato” i Capi precedenti, sostituendoli con quelli “nuovi”.

I graisàni hanno “cacciato” (in malo modo) quelli del “Buongoverno”, espressione di un “civismo” (di sinistra) targato Dario Raùgna & “Fioronzo” Facchinetti, “ex tutto” oggi scomparsi letteralmente dall’isola…

In “Asienda” (la Grado Impianti Turistici – ndr) adesso comanda “Lazzaro”, all’anagrafe il risorto Roberto Marin, “novità” (…) uscita dagli accordi politici, dal «non nuovo ma lavato con Perlana» e dalla concessione (politica) di ciò che non interessa, per ottenere “altro” (più sostanzioso) dagli alleati.

Due belle rogne lasciate in eredità da “quelli di prima”, a soggetti che sanno benissimo che il loro “lavoro” sarà, unicamente, quello di doversi barcamenare tra le scontate giustificazioni di chi non sa come blandire i residenti, i turisti e gli imprenditori, illusi ancora convinti di poter scontare un “cambiamento” esistente solo nelle menti di chi deve mantenersi un lavoro…

Se per il momento funziona ancora il mantra che recita “…siamo appena arrivati…”, per il Comune gli oltre sette mesi di governo hanno già fatto vedere molto (…) e per Robertino “presidente” della Git da un mese, basterebbe ascoltare con attenzione il “sottostante”, per non sciabolare, troppo presto, nemmeno un chinotto “celebrativo”

Decenni di “pacchi” elettivi ancora non ci hanno insegnato a comprendere che, se il “pascolo” è sempre lo stesso e i figuri al komando pure, ci vuole una bella Fede per credere ancora.

Come e cosa possono “cambiare” gli stessi che abbiamo criticato aspramente per anni, uomini e donne finiti nello sputtanamento più feroce per le loro azioni, qualcuno perfino scivolato sul banco degli imputati.

E’ pur vero che “…la Speranza è l’ultima a morire…” ma altrettanto vero che “…tirare fuori l’uccello e aspettare che canti…” è una filosofia che richiede tanto tempo e una fiducia incrollabile

Non cambierà nulla, si vede già dagli inizi.

Tutto resterà immutabile e immutato come sempre, un silenzio assordante squarciato dal rumore degli “annunci” governativi indispensabili per far credere ai sudditi che “…stiamo lavorando per voi…”.

Umilmente, se (anche) per colpa mia i “kompetenti” e i “prescelti” fossero costretti a “lavorare”, farei presente che non serve.

Per quanto mi riguarda, aspettando voi (…), “…Grazie ma ho risolto…”.

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