EDITORIALE – BALÈMO SUL FANGO (TANGO DE PALÚ).

di Raffaele Lisco.

Chissà se lo scandalo di Casa Serena sia stato organizzato a “fini promozionali”? Mistero…

Perchè no? In fondo come ci dice il buon vecchio Oscar (Wilde): “Parlarne bene o parlarne male non importa, purché se ne parli.”

Allucinazioni a parte, solo un vecchio cinico come il sottoscritto, può fantasticare su di un improbabile “complotto” ai danni dei vecchietti di Casa Serena: un paio di ceffoni fissati in RVM al fortunato/a protagonista e il rimbalzo mediatico è sicuro, gratuito e deflagrante.

In Italia, ormai vale tutto e, quando ascolti uno dei milla mila squartamenti quotidiani, nemmeno ti volti più indietro. Ma guai a toccare bambini e anziani (pure animali). L’Esercito dei Giusti avanza compatto per chiedere la tua testa

Lo scandalo di Casa Serena sta strabordando sui Socials, è stato pubblicato ovunque e ben oltre i confini regionali, ripreso dalla Rai e intasato dai Blogger nostrani. Insomma, come si dice in Comunicazione, ha espresso la forma del NEGATIVE APPROACH.

Infatti, se l’APPROACH è andato oltre le più rosee previsioni di un Copy, il NEGATIVE non è riferibile al metodo ma al risultato. La percezione di “disprezzo” del consumatore (tutti noi), si è legata al marchio Grado, un risultato non di poco conto per una località turistica

Claudio Kovatsch – Dario Raùgna

E proprio qui che scatta il tormento di non riuscire a comprendere quali siano i vantaggi del voler insistere a praticare una politica “suddita”. Preferire essere “l’uomo (o donna) di qualcuno” e vivere perennemente blindati, per paura di essere scalzati, invece di condividere i propri sentimenti, idee, progetti e puntare a essere ricordato come una “brava persona” che ha amministrato pro tempore e basta.

Chi è capace di convincermi che si amministra così, mentendo (stupidamente) perfino a chi ti fa le domande ma conosce già le risposte. Quelle giuste…?

Sono aperto al confronto, con chiunque mi spieghi i vantaggi conseguenti dello sputtanare se stessi e l’intera Comunità che ti sei “intignato” a governare (…), adottando atteggiamenti che nulla hanno a che vedere con i Valori che dovrebbero illuminare un amministratore della Cosa Pubblica.

Catalano (Quelli della Notte – ndr) direbbe “…meglio essere un politico amato e rispettato, piuttosto che uno odiato e sputtanato…”.

Misteri “tipicamente gradesi” (ma anche no) sui quali faremmo meglio a riflettere un po tutti (…), anche perchè presto arriverà il prossimo scandalo, è solo questione di poche settimane…

Nel frattempo, chissenefotte dei vecchi di Casa Serena, godiamoci l’insperata Pubblicità caduta dal cielo (sic!) e abbassiamo il volume della nenìa kompetente a base di: “…non habbiamo stato noi…”, “…io non c’ero e se c’ero dormivo…”, “…ma, quelli di prima…” . Capaci perfino di esagerare, travestendosi da “coccodrilli” pronti a piangere in favore di telecamera…

Curioso constatare che l’Ospizio sia del Comune, la retta (salata) si paghi in Tesoreria e quello che succede a scendere, sia sotto la responsabilità e il controllo dei sindaci passati, presenti e futuri…Eppure, “nessuno sapeva” (noi si…) e quelli che dovrebbero solo vergognarsi, “cadono dalle nubi”.

Sembra come se ci fosse un “bonus” che ti esenta da qualsiasi responsabilità attuale, perchè “prima non c’eri”. In fondo, nemmeno adesso, a sentire i parenti degli “internati” di Casa Serena di Grado.

«Balèmo sul Fango» (Tango de Palù)…

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

Related posts