di Raffaele Lisco.
Alessandro Borghese ha portato Grado su Sky, con il suo programma “4 Ristoranti”.
Impossibile resistere alla curiosità di guardare la puntata del programma dello Chef Alessandro Borghese, sulla simpatica competizione tra 4 ristoratori della località scelta dagli Autori.
In anticipo sulla totalità dei gradesi (…) anch’io domenica mattina (prima dell’overdose di sport a base di Giro d’Italia, F1, MotoGP e Roland Garros) sono andato su Sky a ficcanasare nell’edizione che ha riguardato Grado.
Il “girato” del format, naturalmente impeccabile, ottima vetrina promozionale per la nostra località turistica che, per onore di firma, va intestata ai “civici” (R.I.P.) capitanati dall’ex sindaco Dario Raùgna (…) oltre a “panoramizzare” sinteticamente ma sufficientemente l’isola, renderà sicuramente un ritorno d’immagine meno ruvido del tipo “Molestie agli anziani” (…), intercettando positivamente una platea di potenziali consumatori della nostra offerta turistica.
I “protagonisti” della gara imprenditoriale legata alla ristorazione gradese, sono stati Michela (Minnie) del Pontil dè Tripoli, Ben del Ristorante alla Diga, Cristiano dei “Ciodi” e Danilo del Ristorante Alla Vecchia Marina. Un’offerta di “borèto” della ristorazione locale, cucinato con pezzi di “pesci” tra i più diversi a disposizione…
Ne è uscita la corretta narrazione del nostro “essere isola”, l’evidenza che battezza una tribù con secoli di Storia alle spalle ma “civilizzatasi” solamente da meno di due secoli.
Spiccata la differenza caratteriale tra i contendenti, con particolare evidenza sulla stridente “simpatia” tra Michela e Danilo, ispida contesa addolcita elegantemente da Ben (“mamòlo de Gravo”) che ha scavalcato le Alpi (…) per aprire un ristorante sulla Diga e, infine lui, Cristiano “al casòner” de Anfora…
Tuttavia, di superiore importanza dal punto di vista “tecnico”, rispetto a quello “teatrale”, bisogna apprezzare da parte dei committenti, uno dei primi tentativi di “sprovincializzare” il brand (Grado – ndr), alzando il livello qualitativo della produzione e uscendo dall’umiliante recinto della Sagra Paesana. La giusta direzione da intraprendere, per gli stakeholders che hanno la responsabilità di promuovere la nostra economia locale.
Complimenti a Cristiano (Tognon) per la vittoria conquistata e i premi incassati. Il suo “ambient” sull’Isola di Anfora vale qualsiasi prezzo (da sempre) e la sua location unica conferma che non è “l’arredamento” a differenziare un prodotto ma la consapevolezza di possedere un valore che gli altri non hanno.
I miei “ricordi” vanno ai tempi in cui da “papà ciodo” (…) mangiavi fino a strafogarti con 20 mila lire e poi portavi a casa una busta de sardèle in omaggio…Oggi, in quattro, 208 euro di conto.
Bravi anche Ben il “crucco” (che non conoscevo) ma del quale ho apprezzato la sua misura, espressione tipica del teutonico ben educato (Thomas Soyer ha trovato il suo erede…) e Danilo (l’ultimo classificato della gara), che mi ha permesso di rivedere, come “comparsa”, quella vecchia ruga di Paride…
Una menzione particolare per la splendida Minnie, nomignolo scherzoso con la quale “migliorare” una banale “Michela”, maitresse “incartata” nei suoi vestiti “bon bon”, raffinata quanto basta per “alzare il livello” oltre il Ponte…
Sicuramente, l’atavica predisposizione “tipicamente gradese” di non saper “fare squadra”, ha coinvolto un pò tutti e quattro i ristoratori in gara e, alla fine, ognuno ha giocato per screditare gli altri, invece di remare tutti nella stessa direzione. Risultato: figure barbine più o meno gravi per tutti…
Dei “4 Ristoranti”, assolutamente certo sulla golosità culinaria di tutti in egual modo, il mio “Bonus” da 5 punti concessomi dalla proprietà editoriale assoluta di questo blog (…), “extra” legato al “target” del claim da promuovere (Grado), va senza dubbio alla SuperFashion Michela (Minnie) del Pontil dè Tripoli.
Di “coatti” come “ospiti” ne abbiamo anche troppi e, con tutto il rispetto per gli “altri generi” (…), “adoro” chi conosce la differenza tra il mostrarsi in pubblico con la canotta o investire del tempo per scegliere il colore giusto dell’accessorio…
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