di Raffaele Lisco.
Il clima sociale si arroventa e non ci sono più limiti.
Il recente lamento della sindaca Anna Cisint, la quale denunciava l’atto vandalico sui suoi manifesti elettorali, secondo lei, avrebbe una collocazione politica ben precisa. Nella foto di testa articolo, si nota molto bene il danno, immagine rimbalzata sui Social, pubblicata dalla parte lesa a futura memoria.
In verità, avevo considerato il fatto insufficiente come “notizia”, soprattutto perchè senza un/una colpevole, avrei anche potuto pensare (col mio lato perfido), che valeva allo stesso modo l’ipotesi “autonoma” di qualche pasionario/a Cisintiano…
Per fortuna che SuperAnna ha “uscito” i suoi superpoteri e, detto fatto, eccola la “notizia”.
La Cisint scrive sul suo profilo Facebook (vedi a lato) che, attraverso la videosorveglianza, c’è almeno un nome e cognome preso in trappola come una sardina. Nel suo post, dichiara pubblicamente che “i democratici di sinistra” sono i colpevoli, quindi, (prima o poi) anche noi scopriremo chi (e perchè) “ha studiato così tanto” per rovinarsi la fedina penale e cazzeggiare con azioni che con la politica non hanno nulla a che fare. Perfino con quella di adesso.
Ora, volendo approfondire un pò più seriamente, di imbecilli che si divertono a vandalizzare la qualinque ce ne sono sempre stati e, probabilmente, peggioreranno sempre di più.
Un esaltato (del colore della pelle del tutto indifferente…), si fa beccare (dai suoi) mentre istiga a delinquere chiamando a raccolta la Fede Musulmana e, come conseguenza del fattaccio omaggio del “candidato”, si oppongono banalità infantili poco rispettose dei Regolamenti (e della Conoscenza altrui). Nella realtà (quella vera) se la sua Comunità deciderà di votarlo, dopo, o te lo compri (subito), oppure te lo terrai come assessore (…). In entrambi i casi, occhio alle dita quando c’è riunione…
Tutto questo casino per cosa? Per una poltrona da Komandante di Monfalcone? Per un posto in qualche CDA? Quelli sono già “occupati” e i “proprietari” non vi mollano una briciola nemmeno se gli cade…Bisogna accontentarsi della Terza Fila, per (forse) diventare Consigliere sotto soglia ISEE. «Una vita col Gettone» canterebbe il Liga (…).
Veramente senza una “Presidenza” vi sentite una merda? Lavorare “normalmente” vi ripugna? E, comunque, siete pronti a pagare di persona per qualcuno che, adesso, dichiarerà di non conoscervi nemmeno? Sentite ammè: cercatevi “uno bravo” e fatevi curare, al più presto.
E’ evidente che chi ha strappato materialmente i manifesti, non sarà certamente stata la Morsolin o colleghi del partito (suo o collegati). Questa è la manina del cretino “sostenitore” (di non sa nemmeno lui cosa) che non sarà mai altro che uno “strappamanifesti” di un Partito. A reddito e incarichi zero…
Vorrei risparmiarmi l’imminente Coro dei Coltivatori di Pomi, schierati a imprescindibile «difesa dell’onorabilità», melodia basata sul “distinguo” nei confronti di inaccettabili (quanto utili…) “mele marce” dalle quali “dissociarsi” e bla, bla, bla.
Epperò, se è vero che “fare politica” (per CHIUNQUE ne tenti la “rappresentanza”), dovrebbe proprio essere l’applicazione del rispetto dei Valori legati all’impegno che si andrà ad assumere pro tempore, vale anche la Responsabilita del Coordinamento. Quando le “truppe” vanno fuori controllo, la “responsabilità oggettiva” ricade sui Coordinatori della Lista collegata.
“Stiamo” esagerando e mi ci sono messo anch’io, perchè sono colpevole (come tutti) di aver permesso di “decadere” senza fine, senza dignità, senza rispetto. Da anni in ansia quotidiana per la “brutta notizia” che sicuramente sta per arrivare. Primo Colpevole di “fankulismo”, la droga più potente di tutte, il procurato distacco da una realtà ostile. La fuga virtuale dall’Impero dei personaggetti “unti” dal potere.
Il degrado della Società attuale, quindi soprattutto della politica, lo stanno “mettendo in onda” gli stessi “eletti“, dimostrandocelo ingenuamente, convinti che questo sia il mezzo giusto per riuscire a primeggiare, ignavi del fatto che si può anche vincere (o perdere) con Stile. Lo “spot” non è visibile solo per la solita elìte di “critici” locali ma anche nella Società Civile popolare.
Il “messaggio autodistruttivo” sta penetrando sempre più in profondità. Oltre la crosta degli “allineati”, sta conquistando spazi nell’Informazione e nel parlare comune.
Non dovremo aspettare molto, il primo test reale lo avremo tra meno di una settimana…
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