di Raffaele Lisco.
“E io pago!” diceva Totò. Come noi…
Un concittadino meno “addormentato” del resto della Truppa dei Sudditi, ci ha consigliato di seguire la pista “Stella del Mare”, anonimamente consenziente a metterci sulla strada giusta.
E allora, ficcanaso come sempre, siamo andati a cercare le verifiche della “spiata” sussurrata, a mezza bocca, da chi non comprende il perchè chi si (auto) definisce “kompetente”, poi si smentisca nei fatti. Perfino in quelli più facili e logici.
Succede che l’Ammiraglia del Perdòn de Barbana, la gloriosa motonave Stella del Mare, ormai ferita a morte dai continui rattoppi perpetrati nel tempo, barca Comunale stuprata dalle numerose “romanelle” fatte fare (ai soliti volontari) dagli “eletti” (sempre all’ultimo minuto utile) per non sputtanarsi con tutta Grado (…) e vanagloriarsi come “Atei” Basabanchi a bordo del relitto, aveva esalato l’ultimo respiro, avviandosi alla demolizione programmata per ottobre di quest’anno.
Costo della demolizione e smaltimento: euro 17.000,00 circa.
Sappiamo che la vecchia barca (SdM) dovrebbe essere sostituita con una più moderna, natante costruito con materiali meno deteriorabili rispetto al legno, dal costo dichiarato di circa 80 mila euro. Al momento non disponibile, sicuramente non in tempo utile per l’imminente Processione Votiva.
Premesso questo, secondo voi, nominati provvisoriamente sindaco (o assessore delegato), avreste deciso di spendere una bella cifra di danaro dei gradesi per accanirsi “terapeuticamente” sulla stanca Stella, giusto per farla vivere un paio d’ore verso Barbana e ritorno, oppure avreste investito molto meno per trasportare la Madonna su di un’altra Ammiraglia e risparmiare bei soldini?
Ebbene, “quelli bravi”, hanno partorito la genialata di investire 13.000 euro e spiccioli, per mettere una pezza sopra una barca che tra pochi mesi andrà a demolizione. (leggi sopra la determina dirigenziale).
Tanto, a Grado non c’è “crisi”, proprio come “non c’era Covid” e “la gestione della Casa Serena è una dimostrazione di buonagestione…”. Se ci fosse qualcuno che ha qualcun’altra puttanata equivalente, ce la mandi in Redazione…
Forse sono io che la faccio troppo facile, probabilmente la mia “ingestibilità” contempla una buona dose di stupidità collaterale e il non appartenere alla Casta degli Eletti fa di me lo Scemo del Villaggio (…).
Eppure, provandoci umilmente (e avendone il potere), credo che un’armatore provvisto dei requisiti per effettuare il trasporto votivo, con una lenzuolata di “rimborsi spese” e un “favore da ricambiare”, l’avrei trovato…Di più, sono convinto che qualsiasi nativo sarebbe onorato di potersi mettere a disposizione per l’occasione.
Sicuramente non avrei partecipato con la mia approvazione, a uno degli sprechi di danaro pubblico più eclatanti e inconfutabili figlio degli “onorabili”, privilegiati “ospiti” (nostri) del selvaggio serraglio che si meritano quelli che vanno ancora a votare.
“E io, pago!”, direbbe l’immenso Totò…
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