EDITORIALE – UNA GRADO “MONDIALE”.

di Raffaele Lisco.

Noi, una «Grado Mondiale», la immaginiamo così.

L’amarezza sale, nel constatare che professionisti degni del massimo rispetto, legali responsabili dello Sviluppo Turistico, Strutturale ed Ambientale della Città di Grado, oltre allo scontato e innegabile impegno profuso fino ad ora, non abbiano (o non vogliono avere) alcuna intenzione di applicare quel Piano Programmatico (lo so è una brutta parola ma si dice così) che VERAMENTE proietterebbe l’isola ai massimi livelli. Per residenti e turisti.

Naturalmente, un Progetto “modulare”, studiato per produrre risultati nel breve, medio e lungo periodo. Nulla s’inventa e realizza a comando, “pronto per ieri” e, magari, pure economico. A chi amministra, a qualsiasi livello economico, va riconosciuto il peso di una responsabilità morale importante, aldilà delle scontate Norme di Legge.

Grado è un prodotto “vecchio”, aggettivo da non interpretarsi in senso negativo ma, bensì privo degli skills che fanno la differenza, tra il “livello medio/basso” e quello “extralusso”.

Eppure, nonostante le palesi e archiviate mancanze strutturali, i tantissimi turisti che (per fortuna) continuano a riempire la città, bilanciano la valutazione sgradita, in cambio delle specificità di un’isola meravigliosa.

Sciocco “bullarsi” davanti allo specchio di casa (ma ben fuori dalla “vetrina” che conta…), sperando che il pubblico (quello che compra il Prodotto…), non sia in grado di percepire la differenza esistente tra l’offerta attuale di Grado e quella delle altre località valutate superiori (dati Enit). Non sono “gli elettori” quelli da convincere che sei bravo (…) ma Avatar che nascono digitali e diventano umani al momento del check-in. 

Incantevole, suggestiva e “marinara”, Grado incassa un alto gradimento tra gli ospiti, tanto da registrarne la promessa del ritorno. La conformazione di isola (finta) e l’impronta “veneziana”, per gli stranieri (e non) è sempre il massimo.

Insomma, quello che c’è piace, magari con qualche fastidio ma ottiene generalmente un feedback positivo da chi è stato qui. Un’ottima base di partenza, merito di quelli che io prendo “simpaticamente” in giro, non certo per la loro professionalità ma quanto per la “coerenzità” (inesistente), come direbbe Checco Zalone. Bravissimi a gestire la normalità ma latitanti nel momento delle Scelte Coraggiose. 

Quello che manca, giudizio condiviso con chiunque viva o frequenti l’isola abitudinariamente, è una cronica criticità legata alla mancanza di una visione Multitasking che sappia coniugare Tradizione e Innovazione. La seconda a servizio della prima, entrambe unite per meravigliare l’ospite e migliorare la qualità della vita di chi ci è nato, o quasi.

Se il tuo Centro Storico è una Tangenziale (…), in cartellone come Main Program presenti l’Apericena col Presidente (…) e quando piove i lampioni si spengono, non puoi sentirti inferiore alle altre località turistiche di Alta Classifica, lo sei e basta

Potremmo tornare a essere “Grado Mondiale”, fateci sopra un pensierino, si può fare. Non ci sono più scuse e nemmeno “no se pòl”.

Se, invece, non vi sentite all’altezza, almeno ditelo.

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