EDITORIALE – IL “CAMBIAMENTO” DI MOFALCÒN…

di Raffaele Lisco.

Abbiamo scoperto, per primi, in esclusiva per i nostri lettori, il primo atto del “cambiamento” della Nuova Amministrazione di Anna Cisint

Il quesito nato tra gli addetti ai lavori era sensato: adesso che la sindaca Anna Cisint ha riconfermato (senza dubbio alcuno) il gradimento dei Monfalconesi nei confronti della sua amministrazione, quali saranno le novità rispetto a quanto fin qui già “visto e piaciuto” dai cittadini?

Onestamente, già la scelta di portare avanti i tanti progetti iniziati e dare concretezza a quelli ancora in embrione, è un valore aggiunto di non poco conto, soprattutto se confrontato con l’inerzia passiva di tanti suoi colleghi abili prevalentemente nel chiacchierare a vanvera, senza concludere mai niente (…). Eppure, nonostante i riconoscimenti popolari, SuperAnna, non ancora appagata, è pronta a liberare energie a tutto campo anche per il futuro.

Noi, curiosoni scostumati di GradoSpia, abbiamo però intercettato un segnale mediatico che dovrebbe avvertirci sulla voglia di “cambiamento” che la ri-sindaca di Monfalcone ci sta regalando. L’Era della Braga (…) sta lasciando il giusto spazio al ritorno di una “femminilità” sacrificata troppo a lungo in nome della Politica.

Sono già abbondanti le foto pubblicate sui Socials che fissano l’immagine della nostra Milfona Padana “vestita da donna”. Tubini colorati, mìse svolazzanti e perfino una gonna corta (“sobria” al ginocchio), immagini di un dress code inaspettato e diverso dalla “solita minestra”.

Dopo anni passati nelle peggiori bettole clandestine della Bisiacheria, dipendenti fracichi dal Totonero illegale, pronti a scommettere l’intero stipendio sulla tipologia del materiale delle gambe di Anna (legno, titanio, marmo, perfino carne…), ci ha pensato lei stessa a dimostrare che le cattiverie sulla sua ignota conformazione ossea/cutanea e pelifera (…) fossero la causa della “copertura Talebana” delle stesse.

Il “messaggio” di Anna è forte e chiaro: si volta pagina e cadono i veli, una nuova aria di “gggggioventù” sarà il “claim” dei prossimi cinque anni. Le “braghe bianche” del “sciùr padrùn” vanno in naftalina, atteso il risultato plebiscitario incassato recentemente che libera dal condizionamento di doversi mostrare al pubblico in versione “Donna con le Palle”. Ovviamente, in divisa da Uomo.

Il Dress Code da “maschiaccio” non serve più e, forse, stiamo per assistere alla nascita del Cigno pronto per abbandonare la nativa condizione di Brutto Anatroccolo. In fondo, per una “bella donna” ancora relativamente “soda” (e con questa ci siamo guadagnati la nomina…) è veramente uno spreco sciupare l’occasione di unire Fascino a Carattere, Chàrme a Fermezza, Stile e Decisione.

Ci raccomandiamo la massima discrezione, la notizia (per il momento) è ancora top secret, quindi non correte dalla sindaca a spifferare ciò che ci raccontiamo “tra noi”. Troppo presto per darne conferma ufficiale, i tempi non sono ancora maturi per rischiare che la nostra “moracciona dei cantieri” (Tinta Osàri…) non ritorni ai jeans, magari solo per smentirci…

Il “cambiamento” di Monfalcone è iniziato, restituendo alla città un “sindaco donna vestito da donna”, per aggiungere dolcezza e femminilità (anche visiva) a una Società che l’ha persa da un pezzo…

Secondo noi, a una “Signora”, sono concesse le “braghe”, solo per andare in motocicletta…

®Riproduzione Riservata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Related posts