EDITORIALE – IL “BENGALA” HA FREGATO GLI INFEDELI…

di Raffaele Lisco.

Il neo eletto Consigliere a Monfalcone, Jahangir Sarkar, li ha fregati tutti…(foto da Leopost).

Prima o poi arriva sempre “quello del formaggio”, l’imprevisto impossibile da gestire che ti sporca l’ampiamente diffusa “onorabilità” personale, requisito fondamentale sul quale, nei fatti, ci sarebbe molto da discutere. Per un eletto/a, meglio l’Avviso di Garanzia per Corruzione (tanto…), piuttosto che lo sputtanamento palese e inconfutabile

Questa volta è toccato agli amici di Noi con l’Italia, nicchia centrista capitanata dagli onorevoli (a prescindere) Lupi e, per il FVG, Tondo. La vicenda Sarkar resterà un boccone duro da digerire, per manifesta incapacità gestionale del partito. Qui e a Roma.

Niente di grave, una consuetudine “normale” per la politica di oggi. Ormai il popolo ha ampiamente somatizzato l’uso allegro delle regole, lo squilibrio tra promesso e prodotto, lo sdoganamento dell’unico valore col quale avanzare in classifica: la spettacolarizzazione

Nel caso in oggetto, il grave errore di chi preposto a comporre la Lista Elettorale di Noi con l’Italia di Monfalcone, è stato quello di non valutare meglio la conseguenza dell’autorizzare la candidatura di un cittadino Italiano (per legge) ma di religione Musulmana e razza Bengalese. Un immigrato legato a usi e costumi molto diversi da quelli praticati dai “democristiani” di Lupi & Tondo.

Se mi spalanchi la porta, accecato dalla “consistenza” di 300 elettori (…), residenti “bisiachi” aventi diritto, membri della Comunità Bangla di Monfalcone e poi te ne penti amaramente, anche se incassi solo 58 voti ma confermi l’elezione del tuo candidato, immaginare poi di riuscire a equiparare un Musulmano Bengalese alle condizioni Cattoliche di una Società dove tutto ha un prezzo, allora ti manca qualche anno di “scuola”.

Era evidente che il Fingers Splatter dal profumo di cipolla, col piffero che avrebbe “ragionato” come un Tondo “nostrano” e, “democraticamente”, avrebbe “trattato” la resa. Soprattutto se il progetto, fin dall’inizio, era quello di portare la sua comunità (e tutto il resto…) dentro al Sistema, investito dal massimo potere politico “Itagliano”: quello di Pubblico Ufficiale.

Qui o là, maggioranza o minoranza, rosso o nero, sono sicuro che al neo consigliere del Comune di Monfalcone, poco importa del “gradimento” della sindaca, scommetto che se ne impippi bellamente delle “considerazioni politiche” di Noi con l’Italia (comunque riconoscente…) e che ci affetti la cipolla sull’Editoriale di Comelli o Monestier

La cultura dei Sarkar è di tipo arcaico, costrittivo e padronale di stampo maschilista. Tondo che “convince” uno che prega perchè gli “Infedeli” (noi) muoiano sotto la Scimitarra di Allah, o Lupi che “persuade” un ometto che rappresenta della gente inorridita dal fatto che le donne italiane vadano in giro col culo al vento, è pura fantasia di chi crede di essere onnipotente

La Morale dovrebbe essere che anche nella “Liturgia della Politica” tira aria di “cambiamento”. La vicenda Bangla, ha sdoganato l’immagine di quel “clandestino” mascotte della “fu” Lega Nord, “nemico” che, proprio i “kompetenti” di destra, volevano morto e sepolto o, comunque, sempre “dopo gli Italiani…”.

Siamo in guerra a nostra insaputa.

Adesso, anche “conquistati” dal Bangladesh…

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