di Raffaele Lisco.
Ennesimo Consiglio Comunale dove nessuno ha capito nulla…
Ieri sera, 29 giugno c.a. con inizio alle ore 19, si è tenuto il Consiglio Comunale di Grado.
L’assise pubblica andrebbe rinominata come Gran Consiglio degli Assenti, attesa la conclamata evanescenza di un’amministrazione che si parla addosso e non alla cittadinanza.
Una gara tra “eletti” e “nominati” a colpi di Aria Fritta, il rimbalzo più infantile degli “…non ho stato io…”, l’inaccettabile presa per i fondelli di quella parte di cittadinanza che ancora non ha capito in che mani sia finita…Sull’isola si dice: “Mare mia, che gìnìa…“.
Tutte le risposte alle domande di un opposizione incapace di incidere (…) “morbida” perfino di fronte alle “scoperte” gentilmente confessate dal sindaco e (inutilmente) coperte da un Segretario Comunale smaccatamente di parte, ben lontano dalla sua funzione “notarile”. Non bastasse, il fuoco incrociato di supercazzole “normative” esistenti solo nei “codici” di Fortuna (…), aumenta il fastidio per chi mastica il minimo sindacale di Diritto Amministrativo.
Casa Serena? “…Abbiamo deciso di rescindere il contratto con la Coop KCS…“(ma non erano i migliori del mondo, certificati Asugi e miracolati dai sindaci di prima e di adesso?) e affidiamo la gestione dell’ospizio a chi ci piace a noi (…). Gare? Concorsi? Appalti? Roba vecchia, legalità inutili buone per quattro pescatori ignoranti.
Confermata la “nomina” al Consigliere Del-Gato “Sacrificio” Patruno, messo di fronte all’evidenza dei fatti sull’indecenza rifiuti, SKovasscht (…) se n’è uscito candidamente con un lapidario “…Grado fa schifo!…“. Tanto checcefrega, noi viviamo a Tavagnàc…
Esilarante il farfugliamento del vicesindaco Roberto Borsatti (ass. turismo) sul Pasticciaccio Brutto di Grado Festival Ospiti d’Autore. A domanda risponde che se ne occuperà PromoTurismoFVG (ma và…) ma al momento (29 giugno), non c’è uno straccio di documento agli atti.
Ascoltare «un de Tavagnàc» (Kovatsch) che spiega a «un de Bean» (Fabris) che “…dobbiamo mettere il massimo impegno per la «nostra» (…) città!!!..” (Grado – ndr) e i gradesi eletti, muti, spiega perfettamente la situazione…
Parliamo del problema Illuminazione? Anche qui, l’unto del fritto ha contaminato anche gli schermi dello streaming. “Faremo, vedremo, studieremo e, naturalmente, prenderemo “buona nota” che, regolarmente, appena finito, butteremo nel cesso.
Insomma, la “minoranza” credo sia ancora lì, stordita, a farsi prendere per il culo e, con lei, in solido, l’intera comunità gradese…
Noi, invece, abbiamo spento tutto dopo un’ora, fermando la “diretta” per manifesto disgusto, sempre più convinti che, per quanto ci riguarda, non c’è nessuna vicinanza con gli eletti in Consiglio Comunale e la politica in genere.
Noi siamo “strani”, lo ammettiamo ma questi sono di un altro pianeta…
Tutti…
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