EDITORIALE – I “DRAGHI” DEL PALÚ.

di Raffaele Lisco.

Anche “noi de la mòta”, possiamo finalmente vantare i nostri “Mario Draghidel Palù.

Dopo lunghi anni di assenza dai pensieri (e interessi) dei “nazional-regionali”, finalmente anche a Grado sono arrivati i nostri “Mario Draghi(copia conforme), rappresentanti scelti per meriti acquisiti, inviati dal Ministero della Propaganda dal Mario originale…

Sotto la tutela (…) dei delegatiGrisù(…), si sta procedendo nella “esternalizzazione” dei Beni di Grado, nel senso della svendita progressiva di quello che procura vantaggi in generale. Il percorso era iniziato da lontano e oggi è partito di gran lena.

Prima la Sanità Gradese, all’inizio del mandato subìta ma prontamente rimessa in mani sicure e consigliate (…) salvificamente ceduta in bloccoal pubblico” (…) per liberarsi di una marea di guai. Il buon vecchio “Metodo Zaia“…

Impossibile gestire con gli “eletti” tutti quei vecchi rompicoglioni e, soprattutto un parentado ormai avvelenato, meglio scovare qualche termine “roboante”, inventarsi l’accordo tra Comuni e tenersi solamente l’immobile in quota nominale. Per vendere anche quello, ci sono ancora anni di mandato…

In contemporanea il Turismo, assessorato evidentemente troppo impegnativo per Roberto Borsatti. In solido col resto della maggioranza, appare evidente la scelta di “esternalizzare” (anche) la pratica Turismo, asset principale di una località (turistica) amministrata da chi lo ha voluto per forza, vincendo le elezioni.

Ormai è chiaro che la gestione del Turismo (promozione, eventi e accoglienza) è sotto il controllo totale del dott. Thomas Soyer (Consorzio Grado Turismo) e, in “crescere”, a quel “raccomandato” di Roberto Marin, attraverso la Git. Perfino ai “privati” il Comune concede il patrocinio (…), con tanto di logo e contributo

Brochure Consorzio

Le “prove” ci sono tutte: Grado130, Main Brand figlio del Consorzio e cassa farcita con i fondi della tassa di soggiorno, contributi regionali, pnrr e tutto il cucuzzaro conseguente. Oppure la “svendita” di Grado Festival, pastrocchio costato al Comune (…) 200 mila euro di “rimborso” alla Regione (Promoturismo), altrimenti, nella “…splendida cornice della Diga di Grado…”, si sarebbe esibito «Buio Ebbasta»…A Lignanogirano milioni” e a Gradogirano i co…mpetenti“…

In Consiglio, assessore e sindaco, avevano informato l’opposizione che non avrebbero realizzato la brochure “storica” contenente il Programma Eventi e Manifestazioni 2022. Questa volta sono stati sinceri, infatti l’ha fatta il Consorzio (ops), attraverso la professionalità di Magenta Design. Il Comune di Grado, paga e ringrazia Soyer per il fastidio risparmiato.

Insomma, il sindaco Claudio Kovatsch, si conferma negli atti la persona giusta per “esternalizzare” q.b.

Adesso toccherebbe alla “Viabilità”, chissà se ci stanno già pensando. Un bel “appaltino” allo Zio di famiglia (…) e ci togliamo dalle “spese” anche i Vigili di Grado…

Non è più tempo di Cappucci & Logge (…), il Progresso è arrivato anche a Grado: oggi si “divora” liberamente, alla luce del sole, tra gentiluomini, legalmente e con l’approvazione dei “sudditi”.

“Tutto per Tutti”, “Uno per Uno”.

Grassie Gravo.

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