di Raffaele Lisco.
Noi ci abbiamo provato ma la differenza tra il “prima” e il “dopo” non l’abbiamo trovata…
Ormai è una costante da anni e anni. La scelta da parte dei cittadini della propria Amministrazione Comunale, non trova soddisfazione tra gli elettori, sia in generale che, in particolare, sull’Isola di Grado. A ogni tornata elettorale, il “Nuovo che Avanza” luccica splendente, salvo subito dopo aver vinto spegnersi nel buio della pochezza.
La “tradizione” (negativa) è stata rispettata anche questa volta, regalando ai lagunari l’ennesima fregatura pubblica e amministrativa, sotto forma di Squadra di Governo locale spacciata come Gruppo Kompetente ma “subitamente” scaduta in Katastrofa Team 3.0…
Dopo la Olivotto, avevamo pensato di poter risalire la china (…) e ci è arrivato Maricchio. Scontato il periodo evanescente del Magliaro, la fortuna ha privilegiato i “civici” di Raugna, sindaco di quello che è stato giudicato dai residenti, il punto più basso della politica gradese (…) e, invece, siamo stati capaci di cadere ancora più in fondo con i “regionali” condotti da Claudio Kovatsch.
Titolare “Trova le Differenze” tra gli ultimi due fenomeni raffigurati nella foto di testa articolo (Raugna & Kovatsch – ndr), sembra un’esercizio facile e, invece, presenta un mucchio di difficoltà, attese le molte “vicinanze” che accumunano entrambi.
Dario Raugna si è ritrovato “Sindaco per Caso”, quasi sorpreso da una vittoria inaspettata e dalla responsabilità di dimostrare il proprio valore. Eppure, nonostante una squadra improbabile (…), l’obbligo di “scolarizzarla” sulle procedure amministrative di un Comune e reggere i colpi degli sconfitti di destra, alla fine della fiera, aveva dimostrato la capacità di saper tenere unita la squadra e un’incrollabile fiducia nelle proprie idee.
Purtroppo, la buona fede non basta ai giorni nostri e quindi, Raugna e i suoi, hanno pagato caro gli errori compiuti durante la legislatura vissuta. Primo fra tutti il voler escludere i dissidenti, indossando la Divisa Putiniana dei Komunisti Querelanti e Censorei. Il prevedibile “ritorno”, è stato la progressiva “demolizione” dell’Immagine Politica dei CWC, da parte della Critica Libera. Chi abbia “vinto“ , è noto…
Quando l’Omo de Tavagnàc ha capito che c’era “margine” per diventare sindaco di Grado, coperto dal gruppo di “orfani” di un Leader della destra isolana e sponsorizzato dagli ex amici “regionali” per venire a svendere gli assets gradesi (…), ha usato lo stesso metodo del suo predecessore: eliminare quelli “pericolosi” (come Roberto Marin) e tutti gli altri “nativi” poco convinti del suo lavoro (democristiano) come Consigliere d’opposizione nell’amministrazione Raugna.
Vincere (con grande distacco) è stato facile, per la destra. E’ bastato cavalcare la figura del “moderato” coi capelli bianchi, unire l’immagine del “Ragioniere Capo” a quella del “Competente” buon padre di famiglia. E ancora, “calare” sull’isola i Presidenti, Ministri, Senatori e Deputati “romani”, ingolosendo l’indigeno della mòta, con la promessa che Grado avrebbe avuto di tutto e di più e lasciare sul terreno la bomba inesplosa del ricatto economico e finanziario, nel malaugurato caso di un “voto sbagliato” dei gradesi…
Come sia diversa la situazione attuale è sotto gli occhi di tutti.
Governo locale immobile, mancanza di operatività, zero iniziative, esternalizzazione di tutto quanto impossibile da gestire (…), nessuna visione del futuro, incrinature interne tra membri della maggioranza, nessuna comunicazione con i cittadini, il sistematico ricorso all’annuncio “futuro” e la solita fuffa ormai usata solo da chi la politica non sá nemmeno cosa sia…
Ci vorrebbero settimane di articoli sui “pacchi” elettivi che tanto piacciono ai gradesi (…) ma noi ci fermiamo qui, sicuri che basterà aspettare per arrivare alla distruzione autonoma degli “eletti”, bravissimi a dimostrare quello che NON sanno fare…
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