di Raffaele Lisco.
Sembra muoversi qualcosa, a livello popolare, per salvare Casa Serena.
GradoSpia.it è nato come prodotto informativo dedicato alla spiegazione del “non detto”. Ci siamo sempre dedicati allo smascheramento dei “furbetti della poltrona” (sempre con prove alla mano) e, attraverso la satira (spesso irrispettosa), provare a “svegliare” tra i gradesi, quel Senso Civico perso da tempo.
Sono state di più le volte nelle quali abbiamo avuto successo, rispetto alle sconfitte solo personali, subite per reazione difensiva delle nostre vittime. Niente di eccezionale, solo quella “tigna” di voler andare a fondo delle storie in cerca della verità, soprattutto per potersi smarcare dal gregge fankulizzato dagli “onorabili”.
Una scelta difficile, costosa e faticosa. La consapevolezza dello “stare indigesti” alle persone che fanno di tutto per apparire, impegnati a spacciarsi per quello che non sono, molto poco bendisposte nei confronti di personaggi prontissimi a mettere tutto in piazza, senza paura, soggetti “ingestibili” dai “komandanti”.
La nostra battaglia “comunicativa” per Casa Serena, è iniziata anni fa, già al tempo dell’amministrazione Dario Raùgna, sindaco che “accoppiato” al prestigioso (…) Claudio Gaddi nella sua veste di assessore alla sanità (…), avevano dato inizio alla fine della RSA gradese. Sotto “pandemia”, i “civici” del duo “eletto”, sono riusciti a decimare i degenti, farsi comandare dalla Cooperativa Appaltante (KCS) e lasciare campo libero alle peggio schifezze immaginabili nei confronti di persone anziane, indifese e malate.
Poi sono arrivati i “kompetenti” a peggiorare il quadro già compromesso dai compari appena destituiti, un bel gruppone di somari vestiti da “monagers”, nemmeno consapevoli del lavoro da fare per rimettere in carreggiata una situazione finita su tutti i media nazionali e, soprattutto, nei faldoni d’inchiesta della Magistratura…
Solo dei non vedenti ciechi e ipolesi (…) sarebbero stati capaci di non raccogliere tanto di quel materiale “a carico”, da schiantare le coronarie del più sempliciotto dei Giudici Inquirenti. Elementi probatori corredati da file audio/video, testimonianze giurate, riscontri burocratici illegittimi e la sempre presente cofanata di “balle istituzionali”, “notizie” sparse a piene mani sul quotidiano di regime dal velinaro compiacente.
Siamo felici di leggere l’invito alla mobilitazione popolare, seppure intrapreso da un opposizione logicamente di parte, interessata a colpire chi l’ha mandata a casa (…). Tuttavia, il nostro obbiettivo è quello già detto, “svegliare i dormienti” nel loro interesse. Gratis…
Il “preoccupato” sindaco Claudio Kovatsch, ha mandato l’invito ai parenti degli anziani di Casa Serena, all’incontro di lunedì 25 luglio alle ore 17.00, presso l’Auditorium Biagio Marin (Casa Balilla). Mossa tardiva compiuta da un dilettante che solo ora inizia a rendersi conto dell’enormità del problema. Chi avesse la volontà di partecipare, adesso conosce data e luogo della riunione.
Noi non ci saremo per diversi motivi:
- Il primo, perchè ci disturba il solo pensiero di poter stare a contatto con un sindaco che si permette commenti ineleganti dichiarati a terze persone, nei confronti dei nostri cari (moglie, cognata e suocera). Un vero “cafone vestito a festa”, sindaco e pubblico ufficiale al quale andrebbe insegnata l’educazione, il rispetto e la galanteria riservate da un gentiluomo nei confronti delle donne, specialmente se sono tue cittadine…
- Il secondo, perchè non riteniamo all’altezza della nostra dignità, sprecare tempo prezioso con la triste rappresentanza “pubblica” di “migliori” (sic!) che si sono fatti “stanare” da semplici blogger di nessuna importanza…
- Il terzo, perchè abbiamo deciso (da tempo) di non presenziare alle manifestazioni di protesta (anche da quelle “accese” da noi), se non altro perchè non ce ne frega niente dei contendenti. Di TUTTI, naturalmente…
Continueremo il nostro lavoro mediatico “nelle retrovie”, azione che sta spaccando una maggioranza entrata già in crisi…
Speriamo che tutto questo serva a qualcosa e che la sollevazione dei graisàni per difendere Casa Serena, diventi una vittoria dei cittadini isolani.
Per quanto ci riguarda, la nostra Missione è compiuta.
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