di Raffaele Lisco.
Incontro (inutile), tra parenti dei degenti di Casa Serena e l’amministrazione.
Abbiamo fatto bene a disertare l’incontro tra i parenti di Casa Serena e una raffazzonata rappresentanza di “kompetenti” dell’amministrazione Kovatsch.
Grazie alla diretta Facebook rubata a Claudio Gaddi, “ex” al quale va riconosciuto il coraggio (o l’incoscienza?) della presenza (…), ci siamo comunque sorbiti le infantili giustificazioni di chi non ha la più pallida idea di come si amministri una comunità.
Ci siamo congratulati con noi stessi per aver fatto questa scelta, atteso il fatto che l’aver ascoltato il pollaio istituzionale (e non), non abbia fatto altro che aumentare il disprezzo, amplificare il disagio e confermare l’amarezza del vivere in una città dove l’imperativo è “saperla raccontare”, invece di “saperla gestire”.
Difficilmente, in presenza, saremmo riusciti a non finire nei guai e a non terminare la serata in manette, ingabbiati per comportamenti fisicamente lesivi nei confronti degli “eletti”…
Abbiamo assistito alla dimostrazione della vergogna pubblica, la reiterazione della serie infinita di menzogne, l’incapacità di ammettere la propria ignoranza, l’incolmabile lontananza dalla realtà, la parata di scrocconi a sbafo, capaci di prendersi gioco di una rappresentanza di anziani trattati come merce avariata. Questo è stato il riassunto dell’inutile incontro tra “sudditi” ed “eletti…
Uno schifo di proporzioni esagerate, teatranti in scena per partecipare a una recita meschina, la conferma, per chi ancora non convinto, di aver gettato via (ancora una volta) il proprio voto: dilettanti “quelli di prima”, ancora peggio “quelli di adesso”.
Alla fine della fiera, dopo gli interventi del “signor sindaco”, uno che è stato Presidente di una Casa di Riposo (Ardito Desio – Palmanova), un moderato che millanta “kompetenze” regionali ma ne capisce meno del suo vice (…), abbiamo somatizzato il solito teatrino dei capelloni travestiti da Notaro (…) e l’abusiva presenza di “ex presidenti di “Comitato”, NoVax convinti pro Puzzer (…), “colleghi” di assessori (Marin, Bonaldo – ndr) contrari ai vaccini in piena pandemia…
Dopo le stronzate espresse dai “perdenti” suddetti, vuoti a perdere ai quali sono state risparmiate (per compassione) una corposa “rata de pache” per la loro connivenza prima con Raùgna e adesso con Kovatsch, la parola è andata alla Senatrice Raffaella “Fiormaria” Marin.
La nostra ex prossima ventura, politica furbamente riciclata nel Comune di Grado a 2.000 euri mensili (…) non appena scaduto l’ultimo bonifico del Senato, assessora alla Sanità presente come la “pazienza” di chi vi scrive, ha ammesso candidamente di non essersi occupata della RSA gradese, per ovvi motivi “superiori” («…ero sempre in viaggio…» Cit.).
Il nostro commento, per fortuna solamente scritto, marca tutto il disprezzo possibile verso una pletora di personaggetti scesi con la piena, genìa incapace di portare rispetto verso le sacrosante istanze di cittadini infuriati per le porcherie subite dai loro cari indifesi.
In mezzo a cotanta manifestazione di analfabetismo politico, ignoranza amministrativa e maleducazione personale (…), l’unica nota veritiera è uscita dal “comizio” della Salviniana “bionda come noi…”.
«…Io vi capisco, perchè di professione sono un “sanitario”…», questa la illuminante dichiarazione dell’assessora Fiormaria Marin.
Concordiamo al 110% con l’onorabile “tacco 12”.
Anzi, ci ha talmente convinti, che ce la siamo immaginata come raffigurata nella foto di testa articolo. Politicamente e governativamente, un cesso o, come ammesso personalmente, in maniera più elegante, un “sanitario”…
L’ultima speranza che resta ai fankulizzati parenti dei degenti di Casa Serena, è che nella maggioranza a qualcuno salga un rigurgito di coscienza e, al Consiglio Comunale convocato in Zona Cesarini per l’imminente 30 luglio, voti contro la svendita di Casa Serena.
Vedremo, tra i “gradesi eletti” o presunti tali (…), chi avrà il coraggio di “alzare la manina” e far passare in Consiglio Comunale l’ennesimo furto ai danni dei gradesi…
(…to be continued…)
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