EDITORIALE – “CAGIUI DAL PALCO”…

di Raffaele Lisco.

In veneto l’espressione “cascàr del palco” ha un significato ben preciso e quando casca il palco si svelano tutte le verità.

In realtà, questa espressione dialettale, significa tutt’altro rispetto al soggetto dell’Editoriale di oggi. Per “palco” s’intende l’ornamento del cervo maschio che, per l’appunto, cade dopo la stagione dell’amore per ricrescere a primavera. (Questo per farvi vedere che abbiamo studiato…).

Il nostroqua casca el palco” si riferisce più a una montatura, una messa in scena, che, prima o poi, si rivela come tale. Per esempio, uno si spaccia per quello che non è  (…) e un bel giorno lo si vede per quello che è. È un periodo storico dove l’apparenza conta molto e ci sono molti “palchi” che, inevitabilmente, sono destinati a cadere.

Poi, siccome la realtà riesce a superare perfino la fantasia, succede che veramente un palchetto modesto dove esibirsi, si trasformi nell’Ottava Meraviglia del Mondo, richieda le stesse autorizzazioni obbligatorie per organizzare un Expò (…), si nutra di firme “dirigenziali” e costi più della Cocaina.

Con la solita Determinazione Dirigenziale (n°522 del 30 luglio c.a.), sembrava fosse stata messa la parola “fine” a un’altra “biscottata” dei “kompetenti”, disperato tentativo di “svanire” il pregresso fatto di minchiate amministrative e sonore dormite assessoriali.

Invece, la volontà del vicesindaco di Grado, Roberto Borsatti, di farsi la “sua” Area Spettacoli, usufruendo legittimamente del Parco delle Rose, giardino di proprietà comunale, per il suo mentore si è rivelata una dolorosa fitta allo scroto, dolore acuto conseguente all’incapacità di saper gestire la Delega al Turismo.

Caratterizzati da una storia fatta di “eventi” annunciati, organizzati e contrattualizzati che, regolarmente, hanno “spettacolarizzato” il loro spostamento a data da destinarsi, financo l’annullamento definitivo e dopo un tot di Bandi di Gara curiosamente pubblicabili solo su Topolino® (…), non dimenticando la “furba” strategia politica (sic!) di tentare d’insabbiare la magagna, siamo arrivati a un’altra puntata della telenovelas “Fratelli di Palco”

Almeno fino al giorno 11 p.v., cioè dopo l’esito della Commissione Pubblici Spettacoli, si saprà se il Palco in Pelle Umana (visti gli 85 mila euri di costo del noleggio per un mese…) finalmente ospiterà le esibizioni di Musica Viva, Sogit e altri.

Noi siamo perplessi sul fatto che la Commissione possa anche esprimere parere negativo, anche perchè (come ci riferiscono le nostre Spie Tecniche) c’è qualcosa che non combacia tra il disegnato e l’approvato…E’ solo una delle nostre “premonizioni” da “Allucinati Professionisti”, il dubbio che dovrebbe sempre “sfrucùliare” chi DEVE (dovrebbe) cercare il meglio per la propria Comunità.

Non vediamo tutta questa “compattezza”, tra i “kompetenti” del Turismo Onorabile Gradese. Borsatti non ne centra una e gli altri due “soci” stanno muti “a sostegno…” del loro compare, ormai bruciato nella Delega.

Roberto Marin volteggia come un condor e Thomas Soyer lustra l’elmo chiodato che indossa di nascosto sul vestito di Sissi, lontano da occhi indiscreti, a casa…

Cagiui dal Palco

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