EDITORIALE – SEGNI DI RISVEGLIO.

di Raffaele Lisco.

La stagione in corso, mostra beneauguranti segni di risveglio.

Finalmente possiamo scrivere in modo positivo, per commentare una realtà attuale che dimostra segni di risveglio, nel modo di intendere la “vendita” dei propri arenili, attrarre una clientela più giovanile e offrire quello che l’utente si aspetta da una vacanza al mare: il divertimento.

Da tempo, la tendenza amministrativa dei proprietari del turismo isolano (…) aveva scelto la strada della “quiete”, silenziando a morte qualsiasi «movida on the beach», condizione indispensabile per una località balneare.

Sembra che il “patto” tra le spiagge di Grado, GIT, Costa Azzurra e Pineta, sia riuscito ad accendere i motori e dare un po di vita al “sabiòn de Gravo”. Di giorno, tanta musica, ristorazione, animazione e sport a contornare sole e mare come non ci fosse un domani.

Dal tramonto in poi, finalmente con orari “estivi”, continua lo “sgambamento” generale nei rinnovati stabilimenti sempre più ricchi di servizi e offerte. Si vedono gggggiovani benestanti tirati abbestia, pavoneggiarsi nei lounges aperti dalla Spiaggia dell’Imperatore, attempate tardone con bancomat pubblico di compagnia (…) timbrare quintalate di rossetto sui fluts di una degli speciali stabilimenti della Costa Azzurra e la musica diventa playlist, se ti fai una camminata dalle Antiche Terme al Faro (ex).

Piper Beach – Costa Azzurra di Grado

Una località turistica senza spazi dedicati alla Vita Notturna, oltre a perdere fonti di fatturato importanti, invecchia, si spegne e si trasforma in Terme Curative per ottantenni benestanti. Italiani e stranieri.

Con l’azione dei “giovani” (ex) gestori delle spiagge di Grado, a loro insaputa, forse si riuscirà ad “trainare” anche il resto del comparto turistico locale verso quella “modernizzazione” dell’immagine, ormai diventata priorità assoluta.

I “mamùli” della Costa Azzurra, sono sempre stati un passo avanti rispetto alla Spiaggia a Pagamento. Da imprenditori privati concessionari di demanio comunale, si sono dovuti convertire anche loro al marketing e aggiungere alla tradizionale “vendita di ombra” e al fritto misto delle 13, il “ristorantino” sempre aperto, il bar per il long drink sulla spiaggia, animazione, sport, attrazioni di qualità, ecc.

Come cala il sole, ancora in costume per una “no stop” iniziata alle 11, il passaggio tra il Mottarello e il Mojito diventa praticamente obbligatorio, il tasso alcoolico aumenta in proporzione ai decibel comunque tenuti sotto controllo per rispetto degli “anziani” stanziali. Come noi e la Consigliera Alda Devescovi

Se, inavvertitamente, superata una certa età (…), “pisciando il cane” passi vicino alla “festa”, l’esposizione ottica di bellezze più giovani di tua nipote (sic!), può nuocere gravemente alla salute. Non ci ricordiamo perchè (…) ma sentiamo che è così.

Stabilimento Tivoli – Costa Azzurra di Grado

Forse ci avevamo visto giusto nel “profetizzare” (…) la presidenza della Git a Roberto Marin, come la mossa giusta per risollevare la Spa regionale dalla “normalità” (comunque positiva) della quale ne ha accettato l’eredità. Al “ragazzo” manca ancora molto al traguardo e da “imparare” ne ha ancora abbastanza, ma la partenza è stata gradita da chi dalla vacanza al mare vuole poter dimenticare i problemi “a casa”.

Dopo tanti elogi e la meritata “medaglia” di GradoSpia.it (fatto rarissimo), un dubbio resta, riflettendo sulla possibilità che la strategia turistica degli “spiaggini” (“pubblici” e privati) possa diventare il metodo che riuscirà a “convertire” anche le altre “Santità” del Turismo Gradese (Comune, Consorzi e Associazioni). 

Potrebbe succedere che il “Gattopardo” prevalga sulla “modernizzazione”, impedendo di fatto il vantaggio di poter raggiungere abbastanza “peso” politico, condizione che permetta di potersi sedere al tavolo con la Regione per trattare alla pari, e non rimanere “confinati” nel proprio spazio, attesa la rinnovata scelta di “fare sistema”.

In attesa della Bolkenstein

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