di Raffaele Lisco.
La Maggioranza Kovatsch inizia a scricchiolare. A chi toccherà, dopo?...
Prende sempre più forma il racconto sulla vero spessore politico, professionale e personale dell’Amministrazione Kovatsch. Guarda caso, esattamente quanto noi anticipavamo (in tempi non sospetti) sul rischio di fallimento del “prescelto” dalla Lega di Fedriga, per diventare il sindaco di Grado.
Il dott. Claudio Kovatsch, rispettabile ex Funzionario della Regione, Commissario Straordinario nominato dalla sinistra Serracchiana e candidato sindaco (imposto) del Comune di Grado dalla sua “madrina” nel 2016, noi lo conosciamo bene, essendo stati gli “strateghi occulti” della campagna elettorale in quella occasione. In vantaggio sugli avversari, fino a quando non fummo cacciati senza motivo, preferendo incassare la sconfitta per 69 voti di distacco…
Negli oltre cinque anni all’opposizione, Claudio Kovatsch è risultato “controllore” della maggioranza Raugna, quanto oggi lo è delle azioni dei suoi assessori e dirigenti (…): non pervenuto. Eppure di argomenti per contestare i “civici” ne aveva, atteso il fatto che oggi chiami a sua giustificazione le magagne di un’amministrazione che ne ha fatte di ogni…
Appare non solo palese ma addirittura confermata (sottovoce), anche dai suoi ex sponsors politici (…), l’assenza di Capacità da Leader, l’evidente lontananza da una qualsiasi parvenza di mediazione tra le parti e la confermata patologia “anticorruzione”, terrore che impedisce al “signor sindaco” di aprirsi agli stakeholders, confrontarsi col popolo e tenere a bada la sua truppa.
In meno di un anno, quelli che avrebbero dovuto rimediare alle stupiderie dei Raugna, Facchinetti, Fabris, Gaddi, Polo (entrambi…) e frattaglie accessorie elette, sta riuscendo a riverginare un gruppo di scappati di casa diventati “personaggi politici” a loro insaputa.
Oltre a Kovatsch, bisogna ricordare che in quella “opposizione”, spiccava l’Alto Profilo (…) di Roberto Borsatti, oggi “vice” per ovvi motivi. Evidentemente, a poco è servito il “rodaggio” Consiliare e, ancora meno, hanno fruttato qualcosa la conoscenza degli ambiti d’intervento sul territorio, in modo di agire, una volta conquistato il Municipio, diversamente da quelli della maggioranza “civica”.
A ferragosto 2022 non è cambiato nulla, rispetto al precedente Governo della sinistra. Anzi, “comodamente”, la destra si è accontentata di continuare la progettazione iniziata da Raugna e stare molto lontano da una propria visione politica, economica e strutturale del Paese, altro che “stravolgere” parcheggi, ammodernare le strutture , raddrizzare la Sanità locale e rilanciare il turismo…
Non soffia una buona aria per i “kompetenti” e, senza un’immediata drastica virata, la barca dei “regionali” rischia di incagliarsi in secca sulla Mula di Muggia, molto prima del previsto.
Premesso che del futuro di Kovatsch & C. non ce ne possa fregare di meno (parimenti a quelli dei suoi predecessori…), la domanda che i gradesi dovrebbero porsi dovrebbe essere: “…quali potrebbero essere i potenziali sostituti da “mandare avanti” in caso di sfiducia del governo attuale?…”.
Secondo noi, a Grado, chiunque oggi avesse la masochistica intenzione di guadagnarsi una ricca poltrona retribuita in Comune (…), dovrebbe aver già iniziato la costruzione di un gruppo pronto a proporsi per il “dopoK.”.
L’alternativa è quella di “no intrigasse” e trovarsi, all’ultimo momento, nella spasmodica ricerca di dover ingaggiare i primi che trovi, pur di chiudere una Lista…
Nessuno se ne ancora accorto, ma abbiamo finito i “candidati”…
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