EDITORIALE – DALLA PARTE “GIUSTA”…

di Raffaele Lisco.

Prepariamoci a restare immobili. Dalla “parte giusta”

Raga che ansia! La campagna elettorale è iniziata e mancano solo una quarantina di giorni al voto per le Elezioni Politiche di fine settembre.

Troppo poco tempo per decidere da chi farsi governare per i prossimi cinque anni. Dobbiamo esercitare il nostro Diritto di Voto, partecipare alla Democrazia Parlamentare, ripagare chi “si sacrifica per noi” (…) con la nostra personale fiducia nel suo operato politico.

La riffa per riuscire a convincerci sta già a livelli aggressivi. A ogni minuto, a tradimento, compare il faccione di Salvini, la pelata di Letta, la pochette del Gagà Grillino, la Giorgia Occhi Blu, l’ologramma (ritoccato) di Silvio, la panza di Calenda, l’impunito Renzi e tutto il serraglio di “minori” che compongono il totale degli “onorabili”.

L’ordine è tanto chiaro quanto semplice : bisogna “credere”, stare dalla “parte giusta”, seguire l’Agenda Draghi, essere Atlantisti, pagare meno tasse e “accogliere” tutto il mondo e connessi.

Il Momento è “storico” : o accettare la Camicia Nera obbligatoria (e castigare i Bolscevichi con damigiane di olio di ricino…), oppure scegliere chi difende talmente bene l’imperativo di stare “dalla parte dei poveri” che, ogni volta che governa, ne aumenta il numero

Non vorremmo condizionare i nostri lettori (lo facciamo già abbastanza…) ma noi abbiamo smesso da un pezzo di considerare come persone serie, tutti i commedianti che campano a scrocco sulla pelle di un popolo (bue) che ancora si beve le ricorrenti promesse (sistematicamente inevase), strillate in ogni dove dagli “elevati”.

Questa volta, Nonno Silvio ci offre “…mille euro al mese…” di pensione minima; Capitan Nutella ci riprova con lo “…stop agli sbarchi…”, vecchio cavallo di battaglia sempre buono per i razzisti da salotto. Il Professor Letta giura che fermerà i “fascisti” che vogliono “stravolgere la Costituzione” e promette più cittadinanze a chi si farà qualche mese di scuola.

Tutti contro tutti, dentro o fuori dalla “Santa Alleanza” (…), girano con l’insegna luminosa sulla testa che lampeggia a distanza la scritta PRIMA LA POLTRONA (la propria..), indifferentemente dalla posizione in Parlamento. Divisi sul “metodo” ma “unitariamente” fratelli nel comune obbiettivo di “occuparsi di noi”, possibilmente in cambio di laute remunerazioni.

Ci dispiace per la Lega ma noi “non crediamo”, agnostici praticanti da tempo lontani da qualsiasi Fede che non sia quella che resta dentro  il nostro perimetro personale

Siamo costernati e ammettiamo il nostro cinismo ma “la parte giusta” che Giuseppe Conte ci offre, siamo convinti che sia la stessa di prima e ancora dobbiamo assorbire il bruciore in corso

Lasciamo “Campo Libero” ai prossimi Salvatori della Patria (…), non contestiamo gli Alti Profili di chi (da più di vent’anni…) promette “miglioni di posti di lavoro”, ma ci domandiamo a cosa servano, atteso che nessun giovane vuole più fare lo schiavo del solito ingordo.

Dopo anni e anni di “ribellione” ci arrendiamo ai più forti. Non protestiamo più, accetteremo il verdetto delle urne (dalle quali stiamo molto lontani), disposti a celebrare i vincenti prossimi venturi e offrire (anche per il futuro) la nostra disponibilità a piegarsi “dalla parte giusta

Tanto, “…Uno vale l’Altro…”.

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