EDITORIALE – CONTINUA LO SPUTTANAMENTO GRADESE…

di Raffaele Lisco.

Ennesimo “rimbalzo” denigratorio di Grado, sulla stampa locale.

Non si placano le azioni di discredito sulla situazione amministrativa del Comune di Grado, da parte della stampa locale.

In primo piano la Sanità, comparto gravemente compromesso dalla negligenza e impreparazione dell’amministrazione precedente, la “civica” del duo Dario Raugna (sindaco) e Claudio Gaddi (assessore delegato).

Anche altri settori come i Trasporti (Motonave Adriatica – ndr) scontano le proteste degli utenti che non riescono a usufruire dei servizi, oppure il Decoro Urbano, fondamentale specchio della civiltà e pulizia di un territorio, delega concessa a chi sta dimostrando di non averne la “kompetenza” sufficiente.

Il “terremoto” accaduto a valle dei tristi fatti di Cronaca sui maltrattamenti nei confronti dei degenti di Casa Serena, la RSA del Comune di Grado balzata agli “onori della cronaca” per le sue squallide e inaccettabili negligenze gestionali (…), ancora tiene banco sulla stampa regionale, sia sui quotidiani, sia in televisione.

Una pessima partenza da parte dell’Amministrazione del neo sindaco Claudio Kovatsch, gestione pubblica segnata da più fallimenti che successi, interpretazione di un impegno politico insufficiente più rivolto alla propria persona, che al ruolo pubblico (fortemente rincorso…) da soggetti inadeguati alla responsabilità assunta.

Bandi cancellati, atti pubblici “sospetti”, norme “aggirate”, regolamenti “adattati” ma, soprattutto, la “scientifica” scelta di mettersi contro gran parte della cittadinanza, andando a schiantarsi contro uno dei tre pilastri del consenso gradese : Il Festival della Canzone, la Madonna di Barbana e, per l’appunto, la Sanità Pubblica

Una PESSIMA comunicazione totalmente slegata tra Stakeholders (Comune, Consorzi e Spiagge), singoli che non sono in grado di “fare squadra” pubblicando un prodotto UNICO capace di riunire l’Informazione isolana, è il problema principale di una politica che non riesce a parlare ai propri amministrati, ottenendo la criticità di esporsi alle critiche (vere o false) di chiunque.

Per noi del settore (…), dover stare a osservare il “suicidio mediatico” di un gruppo di superbi (…) convinti di essere i migliori (mentre il terreno gli cede sotto i piedi…), equivale a dover ammettere, “oltre il ponte”, che i gradesi non sono ancora pronti per riuscire a eleggere una Classe Dirigente all’altezza di una località turistica baciata dalla bellezza ma gestita da dilettanti.

Si può rimediare? Certo che si, basterebbe la volontà di ascoltare i professionisti, aprirsi alle migliorie, scegliere gli interventi per priorità immediate e non per “ordini regionali”.

Comprendere che, a livello municipale, inseguire il “…prima i cittadini…”, non significa essere “Salviniani” ma rispettare le promesse fatte in precedenza per conquistare la fiducia degli elettori.

Oggi, per Kovatsch & C. la “fiducia” (ottenuta solo 10 mesi fa), è già evaporata

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