di Raffaele Lisco.
Non si placano le polemiche sull’ inagibilità della Motonave Adriatica.
Il prevedibile disservizio che tutti ormai tristemente conosciamo, sgradito omaggio conseguenza dell’aver affidato un appalto senza averne esaminato attentamente l’operatività (…), da semplice “fastidio” si sta amplificando in maniera geometrica, accendendo la curiosità sadica di quelli (come noi) ai quali piace vedere “come andrà a finire”, sapendo “profeticamente” in anticipo che non sarà un successo…
La prima conseguenza dell’essersi messi nelle condizioni di trovarsi tra l’incudine e il martello, per i “kompetenti”, aggiunge un’altra “tegola” sulla testa del sindaco di Grado Kovatsch e sodali. L’intervento a mezzo stampa, tardivo, palesemente strappato a forza e, soprattutto, poco incisivo nello sfruttare (per disperazione) la tattica dell’Allibito, incrina ancora di più l’Autorevolezza dell’amministrazione in carica….
E’ vero che le competenze pubbliche sulla concessione APT della tratta Trieste-Grado, incarico conferito alla Motonave Adriatica, non coinvolgono il Comune di Grado, il quale, logicamente, ha poco potere impositivo nel merito.
Dovrebbe, però, essere altrettanto vero che, entrambi i sindaci dei Comuni Capolinea di Trieste e Grado, se avessero usato l’esercizio di una certa forma di “persuasione” sui propri colleghi, avrebbero risolto il problema già in fase di selezione delle offerte.
Se una cospicua parte dell’opinione pubblica vive personalmente il disagio creato a valle di scelte sbagliate, concesso l’errore (tutti sbagliano), invece di ammettere la propria “assenza”, rispondere (con l’aria da Nonno Nanni) che sei “allibito”, fa veramente “allibire” quelli costretti a sentire il fastidioso stridìo delle unghie sui vetri. Brrrrr…
Dispiace rinnovare la sensazione che il nostro Ragioniere Capo sia convinto che accumulare “Danni d’Immagine” faccia bene alla propria d’Immagine. Restando umili nella buca che ci compete, ci permetteremmo di suggerire al Signor Sindaco (ancora una volta) che non è proprio così, anzi…
Obbligati a usare un paragone ormai scontato (…), se al posto di Kovatsch ( e Dipiazza…), fosse rimasta “impigliata” dentro questa comica vicenda la “C’è solo una sindaca” Anna Maria Cisint, o se l’Adriatica avesse fatto scalo anche a Mofalcòn, “Uonder Uoman” sarebbe andata “di persona personalmente” a risolvere l’impiccio. Gli amici de IL MEDIO di Gorizia, se la sono immaginata “al traino…” (vedi foto).
Scherzi a parte, se questo è il livello politico che aspetta i gradesi a fine stagione, cioè un quieto letargo il più possibile “coperto” e “controllato”, allora “…avanti popolo, che spera in un miracolo, elaboriamo il lutto con un amen…”(Cit.)
L’opposizione, attraverso il suo “portavoce” Fabris, primo Consigliere Comunale a tenere insieme i ruoli di Pubblico Ufficiale e di “Simpatico Umorista” da Social, ha dichiarato che stenta a volersi impegnare seriamente, per onorare il voto incassato dai suoi elettori e rappresentarne le istanze, preferendo scimmiottare gli indiscussi «Numeri Uni» (…) esibendosi con la “sua” Satira Politica.
Difficile sperare che quello che si preannuncia come un fine 2022 peggiore dei tre anni precedenti (2019/20/21 – ndr), sia materia per chi, almeno fino a oggi, ai problemi ha sempre e solo risposto “cadendo dal pero”, “scendendo con la piena” o rimanendo “allibito”, soprattutto dopo cinque anni in opposizione e uno come sindaco…
Quello che conta, per Kovatsch, è non mancare di prenderne sempre “buona nota”…
“Navighiamo” a vista, che è meglio…
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