di Raffaele Lisco.
In ESCLUSIVA per GradoSpia.it, le immagini “rubate” della prima “Motonave Adriatica“…
Alle nostre Spie non sfugge niente e gli archivi condivisi ci permettono di salire sulla nostra esclusiva Macchina del Tempo, alla ricerca del passato, presente e, alle volte, futuro.
Nella FotoSpia di testa articolo, si vede chiaramente il varo della prima “Adriatica“, quando l’appaltino sarebbe dovuto andare al fido Enzo Tirelli da Grado, un militante (ex?) che avrebbe meritato più considerazione dal suo partito (Lega) e anche nostra…
A bordo dello Yacht, il Gotha della politica padana e dintorni.
In piedi, a prua, la Zarina de Mofalcòn, “Sindaca per Sempre” Anna Maria Cisint, amorevolmente accudita dal suo badante, un “nanetto” gerontofilo, convinto di essere il grande Alberto Tonut, l’ex campione di basket… A centro barca, tra amici assortiti, la presidenta dell’APT, avv. Caterina Belletti appoggiata all’Avvocato degli Avvocati, dott. Luca Ponti.
Il «Komandante» alla guida del prototipo acquatico, l’emulo di Capitan Nutella, leghista oggi un pò meno “convinto” (…), è il nostro mai troppo compianto (politicamente) Enzo Tirelli.
Ecco dimostrata la “prova provata” che la montagna di insulti proferita dagli utenti incazzati della tratta Trieste – Grado, scandalo di cui abbiamo reso notizia ieri, sia stata indirizzata verso destinatari che, in realtà, sarebbero molto lontani dalla responsabilità oggettiva subìta, anche perchè, all’epoca dello scatto, nè Claudio Kovatsch, nè Roberto Dipiazza, nemmeno sapevano dell‘esistenza del barchino insanguinato.
Notare la “figanza” con la quale l’allegra compagnia solca le acque del Canale di Grado, si osservi tutta la magnificenza che emanano i “notabili” e si aggiunga che di tutto il Gruppo Vacanze, l’unica “eletta” era la SuperSindaca di Monfalcone. Sembra che, fissando l’obbiettivo fotografico, ci stiano dicendo : “…noi siamo la crema e voi non siete nemmeno la paletta per gustarla…”.
In realtà, nessuno di loro ha mai detto nulla di ciò, siamo noi che ci divertiamo a “interpretare” un’immagine, lasciando andare libere le nostre allucinazioni da tossici ormai irrecuperabili. Siamo “ufficialmente” quelli “caduti da piccoli nel pentolone” della Pozione Magica (…). Come Obelix, a noi Asterix e il Druido ci fanno una pippa…
Sperando di non aver offeso nessuno e, nel caso, confermando la vastità del cazzo che ce ne frega (…), facciamocela una risata (ogni tanto), molliamo per un attimo i veleni del cortile e proviamo a prenderci in giro per provare a ritornare “umani”, lontani dalla comica spocchia di chi crede di essere “qualcuno” ma, in realtà, non è nessuno. Tanto, prima o poi, morirete tutti.
Soddisfatti per lo “scoop” ma ancora amareggiati per non aver fatto parte del prestigioso gruppetto, “esclusi” per manifesta inferiorità (…), almeno adesso sappiamo il perchè “l’appaltino” sia naufragato miseramente…
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