di Raffaele Lisco.
Il Messaggio è semplice: “Non occorre fare altro…”.
Sempre più “vecchi” (di un certo spessore), hanno scelto di non partecipare in solido con la politica di oggi (ma anche di ieri…). Troppi anni di “attesa” (…), tempo infinito usurpato con l’ipnosi collettiva del popolo, scandito con l’abnegazione totale e assoluta al Salvatore di turno, del Leader “ospite d’onore” del milionesimo talk show in onda.
Noi “anziani” (…), ci siamo bevuti qualsiasi slogan partitico della qualunque, siamo stati complici spettatori dell’ascesa e discesa del Nuovo che Avanza(va).
Quando eravamo gggggiovani, abbiamo goduto dei tempi buoni della Democrazia Cristiana, Catechismo & Cocaina; abbiamo partecipato al “festino” generale della Milano da Bere, Champagnino & Cocaina. Tra uno “scandalo” e l’altro, siamo riusciti a “stare bene”, vivendo ben oltre le proprie possibilità e fregandocene del futuro. O eri dei “povery”, praticamente un Giargiana della Brianza, oppure, si “sciabolava” come non ci fosse un domani…
Diventati più “maturi” (…), dopo Prodi, Berlusconi, Mastella, Casini, Fini, Bossi e centinaia di altri “elevati”, sapendo in anticipo come sarebbe andata a finire, siamo stati a guardare con curiosità l’Era dell’Uno vale Uno, l’utopica illusione di poter appiattire una Società storicamente individualista, divisa in migliaia di campanili, in regioni a loro volta poco collaborative (salvo quando se magna) e spezzata in due tra Nord e Sud.
Destra, Sinistra, Movimenti e “civismo”, onestamente, ci hanno stufato. La politica di oggi è scaduta al livello di Multinazionale Pubblica, azienda dove gli Azionisti hanno come “dividendo” quello di mantenere a Sarcicce & Cocaina (sono burini) decine di migliaia di “onorabili kompetenti”. Imposto pagarsi, a parte, i Servizi che servono per sopravvivere. Quando ci sono…
Insomma, per chi ha la fortuna di essere già arrivato “avanti”, liberi dall’obbligo di “fare carriera”, “pagare il mutuo”, “crescere i figli” e “vedere il mondo”, forse è meglio lasciare ai gggggiovani il dubbio tra “risolvere”, oppure convincersi che conviene scappare all’estero, per campare. Esclusi “i figli di”, ça va sans dire…
Noi non giochiamo più. Abbiamo “smesso” perfino quello che ci piaceva (…), figurarsi se non possiamo dichiararci “astenuti” e partecipare ai festeggiamenti del Vincente. “Imbarazzatamente” consapevoli della vastità del cazzo che ce ne frega, chiunque esso sia.
Lode alla Meloni, applausi per Salvini, rullo di tamburi per Letta e suoni la tromba per Berlusconi (…), giù il cappello per Conte, su il calice per Renzi & Calenda. Se farà bene, ci compreremo pure un Mottarello da Giggino…
Ormai ci siamo rassegnati a non essere “bravi cittadini”, numeri utili per pagare le tasse, silenti abitanti dei vostri Collegi Elettorali.
Costretti dentro una Setta di Eremiti della Politica, gente che ne parla in astratto, polverosi sognatori della possibilità di “tornare indietro, guardando al futuro”, non ci resta che accomodarci col pop corn e stare a vedere cosa ci regaleranno quelli che (da sempre) sono “più migliori” di noi…
Tanto ormai, noi, abbiamo già “sofferto” tutti gli “sgambetti” che la Vita ti può fare, quindi, non ci ammazza più nessuno. Non sicuramente dei “prestigiosi personaggi” che, per noi, di “prestigioso” non hanno mai avuto nemmeno il nome sul campanello (…).
Certo che se i prossimi Fascisti Caciottari, i Custodi della Mummia di Silvio e i tesserati della Lega di «Quello che gli Piove in Bocca» Premier (…), riusciranno a raspare bene il fondo del barile, (come dicono quelli della Sinistra…), i nostri ultimi anni su questa Valle di Lacrime saranno sicuramente migliori, quindi, Viva il Duce…
Seguiremo il consiglio: “Non occorre fare altro…”.
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