di Raffaele Lisco.
Dalla Siccità agli Allagamenti, è un attimo…
D’accordo che non ci sono più le “mezze stagioni”, però, anche voi “onorabili”, gente brava (…) alla quale affidare la nostra vita con fiducia, stima e certezza del buon lavoro svolto (…), non potete mica farci salire sulla vostra Montagna Russa e, dopo un paio di Giri della Morte, pretendere di non sentire i lamenti dei deboli di stomaco…
Non c’è più un attimo di respiro, non fai a tempo a squagliarti sotto il sole Africano, preoccupato che non si sappia che accendi il condizionatore (…pena diventare filo Putiniano…) che, in un paio d’ore di diluvio (tipicamente tropicale), non cambi scenario, per calarti in quelli del Venexiàn in gondola, con l’auto da salvare dal “canàl”.
Ieri, 8 settembre, tra le 9.30 e le 12.30 (tre ore), una “bomba d’acqua” ha interessato l’Isontino e parte della Bassa Friulana, creando quell’effetto “Acqua Alta” così caratteristico d’inverno, quando le maree e lo scirocco si uniscono per inondare la costa.
Scartando l’ipotesi dell’idea marketing del Consorzio, o di una genialata uscita dall’ufficio turistico del Comune per “destagionalizzare” (…), in realtà non c’è stata nessuna “acqua alta”, per il semplice motivo che abbiamo visto le “cascate” scendere dalle strade del centro dentro il Porto Mandracchio (vedi immagine) e non il contrario. Forse, anche perchè cadeva esattamente il ciclo di Bassa Marea…
Ovunque sia caduta la pioggia di ieri, i “kompetenti” amministratori, si sono dovuti piegare alla negligenza del non aver mantenuto tombini e caditoie nella condizione di riuscire a smaltire l’acqua in eccesso. Nessuna o, comunque, una scarsa manutenzione degli scarichi stradali, hanno permesso alle città di andare sott’acqua, creando danni e disagi a tutti.
Ancora più amara la situazione gradese. Dopo anni di trincea in difesa del Cantiere Perenne di Irisacqua, lavori fatti per la realizzazione del “tubone” che “avrebbe dovuto” eliminare l’acqua alta da Grado (…), abbiamo “collaudato” (realmente) l’impianto fognario del Mandracchio, staccando all’unanimità una sonora bocciatura.
Bisogna dire, per amore di equità, che “loro”, gli esperti ingegneri dei “Civici”, avevano effettivamente speso i “miglioni” pubblici, per impedire che l’acqua uscisse dal porto e allagasse il centro e, fin prova contraria, questo ancora non si è verificato…
Giustamente, se succede il contrario ed è la strada ad “allagare” il porto, allora non vale, le regole sono cambiate e, i progetti di “quelli di prima” vanno rivisti, che diamine!
Ridicolo affibbiare la colpa a Irisacqua, atteso che anche se il lavoro è stato eseguito dalla partecipata, il “controllo” resta sempre una tua responsabilità di assessore…
Continuano le “faloppe” dell’Amministrazione Kompetente, “esperti” sicuramente in «figure da cioccolatai» ben lontani dal prevedere che, se non fai manutenzione e ingolfi i tombini di vegetazione (…), poi, quando piove, le bestemmie dei cittadini salgono alte sulla laguna, in piazza, sulle strade (allagate) e nelle attività vetrinate. Anche i Visitors “regionali” cappellano…
Consoliamoci con la parziale scusa che “è successo anche agli altri” (…), quindi è meno grave, rispetto alla puttanata fatta in solitaria, esclusiva Comunale degli Eletti…
N.B: Una particolare menzione per il “villeggiante” immortalato nella foto sopra, il quale ci ha dichiarato in esclusiva che “…col cazzo che perdo la giornata di mare…”.
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