EDITORIALE – “VENGO ANCH’IO? NO, TU NO!…”

di Raffaele Lisco.

Il Caro Bollette non interessa al sindaco di Grado, Claudio Kovatsch

I sindaci di Monfalcone (Anna Cisint), Gorizia (Rodolfo Ziberna) e Cormòns (Roberto Felcaro), tutti e tre Primi Cittadini di centro destra appena riconfermati nei loro Comuni, si sono voluti incontrare per scambiarsi le opinioni specifiche sul problema dell’aumento dei costi energetici a loro carico.

Per questo Gorizia, Cormòns e Monfalcone, condividono l’impegno per affrontare i preannunciati rincari che, oltre a pesare su famiglie ed economia, rischiano di mettere in seria difficoltà i bilanci dei Comuni. I tre sindaci hanno quindi deciso di inviare una lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi, con alcune richieste urgenti volte ad affrontare concretamente le conseguenze del caro bollette.

All’iniziativa lodevole non hanno partecipato (in questa occasione) altri colleghi dei Comuni dell’Isontino amministrati dal centro destra. In particolar modo non è stata spiegata la “contumacia” del sindaco di Grado, dott. Claudio Kovatsch.

Da “graisani” (…) dobbiamo domandarci sul perchè l’amministrazione di Grado non abbia partecipato al doveroso incontro, riunione indispensabile tra “comandanti”, per trovare un metodo d’azione comune, atto necessario per attutire l’impatto dei costi energetici ricadenti sulla cittadinanza.

Probabilmente, per gli “eletti” gradesi, l’isola non ha nessun bisogno di soluzioni al problema, attesa la “ricchezza” (pro capite) dei cittadini che, con le loro tasse (oltre a mantenere gli “eletti”…), permettono al Comune di spendere senza problemi. Stiamo talmente bene, che ce ne possiamo bellamente fregare degli aumenti…

A Grado, quest’estate, si sono stivati i soldi col badile, proprio spremendo quegli “sfigati” che calano dalla terraferma sull’isola, per riempire le casse delle attività turistiche dell’isola…

E poi, una volta assorbita la botta già arrivata (gas, luce) e pagate le bollette stagionali di fine estate, per quelli che ancora sopravviveranno (…), la salvifica chiusura invernale eviterà di doverci pensare almeno fino a Pasqua 2023. Mica come a Cormòns, dove devono lavorare 11 mesi all’anno per campare.

L’ultima possibilità attendibile, quella che potrebbe giustificare l’assenza di Grado dalla terna politica, il pensiero “irrispettoso” a noi tanto caro (…), direbbe che l’invito a Kovatsch non sia nemmeno partito, anche perchè l’ex “ragioniere” (comunque) resta un (vecchio) “komunista” Serracchiano (…). Meglio non fidarsi di chi ha già “tradito” per opportunismo… 

La triste realtà, invece, ci racconta di tre sindaci preoccupati per l’aumento incontrollato dei costi (pubblici e privati) legati all’energia, sia per le aziende che rischiano di doversi fermare, sia per le famiglie impossibilitate a reggere il carico economico conseguente all’emissione di bollette esagerate.

Cisint, Ziberna e Felcaro: il centro destra che fa, propone e si attiva per il Bene del Paese.

Claudio Kovatsch: con la sua “squadra di kompetenti”, a caccia di pantegane per il Castrum…

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