EDITORIALE – HOTEL ADRIA: 27,90 METRI SOPRA IL CIELO…

di Raffaele Lisco.

La Storia delle “altezze” degli edifici di Grado…

Tutti i gradesi si ricordano dell’epoca della sollevazione popolare contro l’Hotel Adria, rivolta attivata per la Salvaguardia dello Skyline Gradese (…), tempo in cui l’indignazione politica aveva bloccato le ristrutturazioni di alcuni edifici ricettivi, con la motivazione che “schifezze”, come il condominio Tiziano, non dovessero ripetersi mai più. Correva l’anno 2015.

Per insorgere contro la scellerata volontà del costruttore Adriano Bernardis (e soci) di ristrutturare l’Hotel Adria chiuso da tempo, molti cittadini si erano riuniti in associazione. Erano state raccolte oltre 3.000 firme contrarie alla costruzione di un “siluro” alto trenta metri, obbligando il sindaco del tempo, Edoardo Maricchio, a cedere sotto le pressioni dell’opposizione “civica” di Liber@, partito sostenuto dall’opinione pubblica. 

Dario Raugna, Fabio Fabris e tutti gli altri componenti politici avversi alla destra di Maricchio, Ronchiato, Polo (Elisa) ecc., indossata l’armatura dei Cavalieri a Difesa del Consumo del Suolo (gradese), erano riusciti a sfruttare il claim popolare, gettando le basi per quella che diventò in seguito la loro vittoria alle amministrative del dopo Maricchio/Kovatsch. (2016ndr).

Una volta diventati “amministratori”, i Civici, in piena condivisione col Consigliere Claudio Kovatsch (…), s’inventarono la Variante n°25 del PRPC (Piano Regolatore Comunale), modifica che sentenziava la bocciatura di qualsiasi “elevazione” di edilizia ricettiva oltre l’altezza massima di 18 metri, decretando la fine inappellabile di strutture come Il Castelletto, l’Hotel Uliana e lo Stella Maris, solo per citarne alcune.

I suddetti edifici, pur in grave degrado e sebbene acquistati da importanti aziende del settore con l’obbiettivo di farne nuovamente risplenderne l’immagine, alla fine hanno dovuto rinunciare alla ristrutturazione, per l’impedimento conseguente al limite delle altezze.

La lodevole iniziativa politica, atto perseguito con coerenza da Raugna & C. anche dopo essere diventati i Nuovi Komandanti di Grado, non ancora soddisfatti per aver stroncato la “concorrenza”, decidevano di regalare una “deroga” alle attività ricettive poste all’interno della denominata Zona Centro (ZOR 8 – ndr), luogo “smilitarizzato” con Delibera Consigliare n°20 del 28 giugno 2017.

Le strutture ricettive rientranti nell’Isolato 80 o ZOR8 (tra le quali l’Hotel Adria…), hanno facoltà di “alzarsi” fino a un massimo di nove piani (più terrazza) e metri 27,90. Praticamente, come gli “insanguinati” 30/31 metri del Progetto Bernardis,  proposta oggetto dell’indignata sollevazione (in opposizione) degli stessi “approvanti” (in maggioranza)…

Premesso che, personalmente, a noi poco ce ne cala delle “altezze” Isolane (…) e siamo favorevolissimi allo sviluppo gradese sotto qualsiasi forma (purchè “di qualità”), non possiamo che registrare l’ennesima presa per i fondelli della politica di facciata, quella che di giorno “censura” e di notte “concede”

Festeggiamo quindi il prossimo Nuovo Hotel Adria, sicuramente un prestigioso e luminoso albergo a 4 stelle, che porterà lustro e occupazione dove adesso pernottano le pantegane (…). Un “pennellone” alto 30 metri, piazzato in pieno centro Storico (…), anche se, pochi metri di distanza dicono che, legalmente, fai parte del “centro”…

Prendiamo atto che «tutto il mondo è paese» e, perfino qui, il più “puro”, il più “categorico” e “incorruttibile” dei sindaci, impara in fretta le regole del gioco e ci si adatta “comodamente”, come un piede nella pantofola

Quello che proprio non riusciamo a fare finta «non esista», è quella fastidiosa sensazione di “bruciore” che sentiamo, quando ci sediamo…

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