di Raffaele Lisco.
Secondo noi, la VERA competizione elettorale, è un’altra…
Domani, domenica 25 settembre, dalle ore 7 alle 23, gli Italiani andranno a votare per determinare la coalizione vincente che governerà il Paese per i prossimi cinque anni e, conseguentemente, il valore percentuale dei rispettivi singoli partiti.
In realtà, sappiamo tutti benissimo che, non appena usciti i risultati definitivi delle votazioni, qualche milione di elettori scoprirà chi “ha vinto” e chi “non ha perso”, forse finalmente consapevoli di essere stati presi per il culo. Ancora una volta…
Ce lo stanno dicendo loro stessi, i “candidati”, onnipresenti teatranti in cerca di visibilità.
Dal “Leader” all’ultimo in lista per le Comunali, la gara a chi si scopre “dalla parte giusta” e, “itaglianamente” risponde alla chiamata al rinfresco (riservato ai soli tesserati), ci regala un Circo Mediatico degno di una fiction a puntate.
La Politica del Consenso, scelta preferenziale ottenibile solo organizzando lo “spettacolo”, è una pericolosa attualità che si regge sull’illusionismo, si autoavvita dentro una spirale infinita e, per sopravvivere, si piega al mercimonio generale di incarichi e nomine.
Li abbiamo sentiti, rei confessi così convinti della loro “impunità” da dircelo in faccia che hanno governato male, ci hanno portato dove non dovremmo stare, che abbiamo davanti un futuro prossimo incerto e, dicono sempre loro, probabilmente zuppo di lacrime e sangue…
Millemila “candidati”, sempre, ovunque, ogni anno, per non migliorare mai, anzi, retrocedere per manifesta incapacità degli “onorabili” di “uscire dal partito” e impegnarsi per la collettività. Tutte bravissime persone, per carità, ma utili come un gatto tra i maroni.
Ce lo dicono loro, insultandosi a vicenda, usando qualsiasi mezzuccio utile a strappare l’applauso della platea, rinnegando se stessi un giorno si e uno no. Si mostrano a Reti Unificate, “indignati” con la faccia scura, perchè, dopo il disastro ecologico e i morti, lo Stato (loro…) “…non manda abbastanza fondi…”.
Onestamente, senza polemica e, tanto meno, partigianeria, impossibile “scegliere”. Come si sceglie un rappresentante, il “tuo” rappresentante, tra quelli che già sai essere “soldati” del simbolo che rappresentano? Chi preferire, tra i candidati che già si sono accordati tra loro per spremere il massimo dall’opportunità conquistata o confermata?
Ecco perchè, secondo noi, la VERA competizione elettorale di domani, sarà tra la politica e un popolo che ha iniziato a pensare. Se l’astensione unita alle schede bianche sarà significativa, quello sarà il messaggio mandato dagli elettori alla Politica dello Spettacolo. Chi vince o chi perde è ininfluente, non cambia nulla, eccetto per gli “eletti”…
Rispettosi della Libertà Individuale di scegliere se andare a votare un partito, lasciare la scheda bianca, oppure fare altro, noi confermiamo la decisione della Redazione di GradoSpia.it (all’unanimità) di “fare altro”.
Vinca pure il peggiore, rispettosamente, saremo i primi a congratularci…
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