di Raffaele Lisco.
Seconda puntata del nostro Speciale Elezioni.
Nel Comune di Grado, il clamoroso risultato elettorale ottenuto da Fratelli d’Italia, ha staccato un 35% che ha disperso per distanza la Lega, ferma al 10%, con Forza Italia subito dietro al 9% e il Pd al 17%. (vedi immagine).
Noi, inchinandoci al risultato Meloniano, ci siamo immaginati il futuro immediato di casa nostra…
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Sull’isola, già lunedì mattina, splendeva brillante il Sole dell’Impero e per le Cube di Grado, oltre il profumo d’aglio bruciato, si percepiva quella piacevole sensazione di Ordine & Sicurezza, condizione ampiamente chiesta dal popolo col voto di domenica.
Dopo essere stati Democristiani, Repubblicani, Liberali, Socialisti, Renziani, Berlusconiani e Salviniani praticanti, ci siamo svegliati con impressa sulle chiappe una voglia di Fiamma Tricolore, tatuaggio spuntato nella notte a nostra insaputa.
In cucina, l’Olio di Ricino al posto di quello Evo (…), nel cassetto dell’armadio solo Camicie Nere e sul tavolo, l’imperativo volantino con l’invito a tacere (che il nemico ti ascolta) e, soprattutto, a non usare il “Lei”. Accesa la televisione, a reti unificate, una rassegna di Documentari dell’Istituto Luce sull’Italia Autarchica che Produce, alla radio suona il medley di Alberto Rabagliati come sottofondo alle Liriche di D’Annunzio.
Bandito il colore rosso, nazionalizzate le cooperative e istituite le Case Italiche, luoghi statali controllati dove “raggruppare” i non funzionali (…), qui, a Grado, i “kompetenti” della località balneare hanno già avviato il Progetto Nostalgia: Retrodatare il Secolo, per tornare indietro di 130 anni non solo per promozione turistica ma realmente.
Anche noi abbiamo dovuto unirci alla maggioranza schiacciante di quel 35% di indigeni che, abbandonato Capitan Nutella (fino a ieri Idolo dei Lagunari…), si sono dichiarati ufficialmente innamorati di “Giorgia”. Donna, mamma, patriota e, da domenica, anche un pò “mamòla”.
Con l’Ariana esibizione del biondo platino, colore col quale ci siamo tinti i capelli, abbiamo provveduto a iscriverci alle Ronde, cucire il completino da Balilla per Robertino e prepararci per spezzare le reni ai Bolscevichi di tutti i colori, Punkabbestia, Tossici, Sardine e Diversi.
Il nostro rappresentante Germanico, Thomas Soyer, è già all’opera per stringere il gradito gemellaggio con gli alleati del Nord e si vocifera di un prossimo obbligo dei bagnini della GIT di indossare il fez.
Per i sudditi gradesi scatta l’ordine pubblico di obbedienza assoluta al Nuovo Podestà (Roberto Borsatti – ndr) e l’invito ad accogliere “Romanamente” gli ospiti di oltre frontiera…
E’ allo studio la sostituzione del (ex) nome «Perla dell’Adriatico», con «Regi Stabilimenti di Cura & Soggiorno», anche perchè la ‹Spiaggia dell’Imperatore› è già nostra e quasi tutti i gradesi parlano il tedesco.
Abbiamo acceso la Fiamma, a grande maggioranza.
Tanto, più “brusài” di così…
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