EDITORIALE – L’AMICO DI KOVATSCH…

di Raffaele Lisco.

Le brutte notizie non mancano mai…

L’assetto politico del Comune di Grado, sta per registrare nuove e importanti modifiche alla sua composizione Consiliare di maggioranza.

Purtroppo, l’avanzare dei problemi di salute del Consigliere Delegato al Decoro, Vinicio Patruno, difficilmente vedranno rientrare al proprio posto l’eletto nella Lista del Sindaco, dott. Claudio Kovatsch.

Appare evidente l’incombere di una Surroga, per sostituire il Consigliere Patruno tra le file della maggioranza di governo, fatto che apre nuovi scenari politici e “personali”, dentro la composizione del Municipio.

Il primo dei “non eletti” nella Lista Kovatsch alle scorse elezioni amministrative di Grado del 4 ottobre 2021, è stato Antonio Scaramuzza, al quale sono state attribuite 48 (quarantotto) preferenze personali e, di conseguenza, primo candidato per la surroga di Patruno.

Tuttavia, nel caso che lo Scaramuzza rifiutasse l’elezione al ruolo di Consigliere di maggioranza, ecco aprirsi uno scenario molto divertente, attese le figure che ne compongono la lista.

Dietro allo Scaramuzza, infatti, troviamo ben 4 (quattro) classificati “ex aequo”, quattro candidati arrivati a pari merito con 44 (quarantaquattro) preferenze personali.

Emanuele Oriti, Giuseppe Marchesan, Loris Sodomaco e Roberto Facchinetti, sono i nomi dei classificati in oggetto, tutti candidati alla sostituzione di Patruno, sempre nel caso di rinuncia dell’avente diritto Scaramuzza.

Il Diritto, prevede che nel caso in oggetto, ovvero la presenza di più candidati classificati a pari punti, per provvedere alla surroga del consigliere si deve applicare l’art. 71 comma 9 del T.U.E.L. n. 267/2000 che stabilisce che «a parità di cifra individuale sono proclamati eletti i candidati che precedono nell’ordine di lista».

Secondo la norma, starebbe a Emanuele Oriti, prendere il posto di Vinicio Patruno e, considerando il rapporto “amicale” (…) esistente tra il sindaco Kovatsch e il suo ex “tuttofare” Oriti, fossimo al posto del primo cittadino, inizieremmo a prepararci alla vendetta del “gigante” ex PCI, personaggio difficilmente disposto a perdonare il trattamento riservatogli dal suo “ex beniamino”.

Chiudiamo questa nota, con l’amarezza di dover perdere la presenza di un amico che abbiamo preso in giro (politicamente) con durezza, solo per mascherare il grande dolore che ci sta infliggendo…

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