Lucas Peracchi ha spiegato perché ha deciso di non candidarsi per il Grande Fratello, che tornerà in onda su Canale5 a partire dall’11 settembre. Come riportato da Novella 2000, l’ex tronista è rimasto deluso nello scoprire che le nuove linee guida del programma, stabilite da Pier Silvio Berlusconi, non consentono la partecipazione di influencer e persone provenienti dal mondo di OnlyFans. Questo è significativo per lui, in quanto lui stesso fa parte di questa categoria e si è iscritto alla piattaforma per mostrarsi senza veli.
Lucas Peracchi, niente Grande Fratello: la critica alle nuove linee-guida
In un’intervista rilasciata a Nuovo TV, Lucas Peracchi ha commentato le nuove linee-guida del Grande Fratello e ha ammesso di esserne rimasto estremamente deluso. L’ex fidanzato di Mercedesz Henger ha dichiarato di sentirsi discriminato e ha lanciato qualche frecciatina al reality. Innanzitutto, ha confessato che avrebbe sempre desiderato partecipare al programma condotto da Alfonso Signorini.
Tuttavia, ha deciso di fare un passo indietro e di non fare nemmeno un timido tentativo. Lucas Peracchi ha espresso il suo disaccordo rispetto alle nuove regole imposte dall’azienda: a suo dire, non sarebbe giusto impedire a chi lavora su OnlyFans di partecipare a certi programmi televisivi. A suo dire sarebbe ridicolo, soprattutto dal punto di vista della coerenza.
L’attacco dell’ex tronista e la proposta sui prossimi casting
Durante il suo attacco, Lucas Peracchi ha sollevato una questione che è stata molto discussa sui social media. L’ex tronista ha dichiarato che vengono mandati in onda monologhi contro il razzismo, in favore del femminismo e contro l’omofobia, ma escludere persone come lui sarebbe a suo dire una forma di discriminazione, un falso moralismo.
Secondo l’ex tronista di Uomini e donne, è ingiusto giudicare una persona in base a ciò che fa sui social network e che l’attività online non dovrebbe influire sulla sua sfera professionale. Inoltre, ha avanzato una proposta: svolgere casting più approfonditi. Peracchi crede infatti che questo sia l’unico modo per capire se il personaggio che si ha di fronte può o meno avere una storia interessante da raccontare. Ciò permetterebbe anche di evitare il giudizio che una persona riceve basandosi unicamente sulla sua attività sui social.