Miguel Bosè è stato vittima di una rapina violenta nella sua casa a Città del Messico, quando un commando armato composto da otto uomini ha fatto irruzione nella sua residenza. Secondo quanto riportato da TgCom24, l’aggressione è avvenuta mentre il noto cantante si trovava in casa per riprendersi dall’influenza, in compagnia del figlio Tadeo.
Miguel Bosè rapinato in casa a Città del Messico: i dettagli dell’accaduto
La terribile esperienza che ha visto coinvolto Miguel Bosè è stata resa nota dal conduttore televisivo messicano Gustavo Adolfo Infante. Durante l’assalto, un uomo avrebbe puntato una pistola alla tempia del cantante, mettendo a rischio la sua vita e quella del figlio. Il cantautore spagnolo si trovava in casa, in totale tranquillità, a sorseggiare il tè, ignaro del pericolo imminente che stava per sopraggiungere.
Immediatamente dopo aver subito l’aggressione, Bosè è stato isolato in una stanza insieme alle colf. Il commando armato, a seguire, avrebbe iniziato a sottrarre preziosi oggetti dalla casa del cantante. Alla fine si stima che i rapinatori abbiano rubato gioielli di valore, importanti somme di denaro e altri beni di lusso, mettendo in pericolo non solo la sicurezza dell’artista, ma anche il suo patrimonio.
Il bottino dei rapinatori e il lavoro degli investigatori
Una cosa che ha destato sorpresa è stata la decisione dei rapinatori di non impossessarsi dei quadri di valore presenti nella residenza di Miguel Bosè. Non è ancora stato reso noto il valore complessivo degli oggetti sottratti. Gli investigatori stanno lavorando per raccogliere tutte le informazioni necessarie per identificare i responsabili.
Questo tragico evento dimostra quanto sia importante la sicurezza delle nostre case e quanto poco possiamo sentirci al sicuro, anche nel contesto lussuoso della casa di una celebrità. La notizia ha scosso sia i fan di Miguel Bosè che il mondo dello spettacolo. E ha suscitato l’indignazione di chiunque abbia a cuore la sicurezza personale e il rispetto per gli altri.
