sabato, Settembre 30, 2023
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Paolo Meneguzzi, dopo anni di silenzio tuona senza filtri: le sue parole fanno il giro del web

Paolo Meneguzzi dopo tempo è tornato a farsi sentire. Questa volta non si tratta di un nuovo brano, bensì di una critica che fa il giro del web senza alcun filtro. Non è di certo passato inosservato il suo sfogo su Instagram!

Chi è Paolo Meneguzzi?

Paolo Meneguzzi è un cantautore svizzero di origine italiana, nato il 6 dicembre 1976 a Mendrisio, nel Canton Ticino, Svizzera. Ha guadagnato notorietà sia in Svizzera che in molti paesi di lingua italiana grazie alla sua carriera musicale.

Egli è figlio di una famiglia di musicisti. Il padre è musicista e insegnante di canto, mentre la madre è cantante lirica. Questo ambiente familiare ha influenzato profondamente la sua passione per la musica fin dalla giovane età. Meneguzzi è salito alla ribalta nel 1996 partecipando al concorso musicale svizzero “Sapori”, che ha vinto, ottenendo la possibilità di rappresentare la Svizzera all’Eurovision Song Contest nel 1996 con il brano “Davanti agli occhi”, che gli ha conferito visibilità internazionale. Nonostante non abbia ottenuto una posizione di punta nella classifica, la sua partecipazione gli ha dato l’opportunità di farsi notare nell’ambiente musicale.

Il vero successo di Meneguzzi è arrivato nei primi anni 2000 con l’uscita del suo album “Por amor”, che includeva il singolo di successo “In nome dell’amore”. Questa canzone ha contribuito a consolidare la sua popolarità in Italia e in altri paesi di lingua italiana. Nel corso degli anni, Paolo Meneguzzi ha continuato a pubblicare album di successo e ha mantenuto una presenza costante nella scena musicale. Alcuni dei suoi album più noti includono “Ed io non ci sto più” (2000), “Corro via” (2002), “Musica” (2003) e “Zero” (2005).

Il suo stile musicale spazia dal pop al pop rock, e le sue canzoni sono spesso caratterizzate da testi romantici e melodie orecchiabili. Ha collaborato con vari autori e produttori nel corso degli anni, contribuendo a creare brani accattivanti e coinvolgenti. Paolo Meneguzzi ha partecipato anche a diversi programmi televisivi, come giudice in competizioni canore e come ospite in vari talk show.

Lo sfogo del cantautore su Instagram

Da oltre un mese, il nome di Paolo Meneguzzi ha catturato l’attenzione in varie conversazioni. Non per un nuovo progetto musicale in cantiere, ma per le critiche che ha rivolto al tormentone estivo di Fedez, Annalisa e J-Ax. Quest’ultimo ha deciso di rispondergli con un tono tutto tranne che amichevole.

Paolo Meneguzzi è stato oggetto di alcune parole poco lusinghiere da parte di J-Ax, che ha risposto alle sue critiche affermando che non c’è nulla di più triste dei cantanti che non hanno avuto successo e che accusano il pubblico di non capire più nulla al giorno d’oggi. Ognuno di loro può creare canzoni che non si conformano al mercato, alla moda o ai gusti delle nuove generazioni. Ma se ci si ritrova con il vuoto tra le mani, significa che non si dispone di una base di fan che offra supporto anche quando non si è sotto i riflettori. Questo implica che hanno creato musica superficiale, che non ha colpito il cuore delle persone ma si è fermata alle orecchie, per poi svanire dopo un breve periodo. Tuttavia, è preferibile trovarsi nell’attualità con i dodicenni che fanno binge-streaming, piuttosto che nel passato con i produttori che detenevano il pieno controllo.

Di recente, Paolo Meneguzzi è tornato all’attacco sui social media contro coloro che fanno uso dell’autotune per migliorare la voce. Secondo il cantante, questa pratica non è semplicemente una questione di stile, ma è spesso adottata da artisti che hanno problemi di intonazione. Usando un linguaggio forte, Meneguzzi ha dichiarato che l’autotune è “una frode e un affronto all’arte del canto”.

In conclusione, Meneguzzi ha aggiunto che questa tendenza si è diffusa in modo eccessivo tra migliaia di cantanti, i quali non sarebbero mai stati in grado di svolgere il proprio lavoro senza l’ausilio dell’autotune. Ha commentato aspramente che sono come macchine prive di anima, da paragonare a SIRI. Tutti uguali, privi di qualsiasi autenticità.

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