Il pan di Spagna è senza dubbio uno dei capisaldi più celebri e utilizzati nella pasticceria. Questa soffice e spugnosa preparazione viene impiegata nella realizzazione di innumerevoli dolci, diffondendosi in tutto il mondo con nomi differenti come “sponge cake” in Inghilterra o “bizcocho” in Spagna. Eppure, questa delizia è stata inventata in Italia nel corso del XVIII secolo.
Pan di Spagna, la curiosa storia della sua ideazione
Ma perché, dunque, il pan di Spagna si chiama così? Da dove ha preso questo nome? Secondo la versione più accreditata, il pan di Spagna sarebbe stato ideato da un geniale cuoco genovese al servizio di una delle famiglie più prestigiose di Genova, i Pallavicini. Si narra che il marchese Pallavicini abbia vissuto per alcuni anni a Madrid in veste di ambasciatore, portando con sé i suoi leali servitori. Tra questi, si annoverava un giovane pasticcere di nome Giovanbattista Cabona, detto affettuosamente Giobatta. Il marchese chiese a Giobatta di preparare un dolce unico in occasione di un importante ricevimento.
Perché ha preso questo nome e come viene preparato
E così, Giobatta creò quello che sarebbe stato in seguito ribattezzato “pasta genoise”, in onore delle sue origini culinarie, e ancora oggi considerato un fondamento dell’arte pasticcera. Una versione semplificata di questo dolce, priva di burro, continuò ad essere preparata in Spagna. E, per questo motivo, venne poi chiamata pan di Spagna, proprio in omaggio alla Corte spagnola. Ed ecco qui, quindi, la ragione per cui ha assunto tale nome affascinante.
A differenza della pasta genoise, il pan di Spagna viene preparato a freddo, mescolando tuorli, farina e zucchero, e aggiungendo gli albumi montati a neve per conferire leggerezza e morbidezza. Nella sua ricetta originale, infatti, non si fa ricorso all’impiego del lievito. Morbido, soffice e gustoso, questa soffice preparazione rappresenta una base imprescindibile per un’infinità di ricette.