Roberto Saviano è furioso e si sente cancellato dalla Rai, come riportato da Davide Maggio. L’Amministratore Delegato della Rai, Roberto Sergio, ha sostenuto che la decisione di cancellare il programma “Insider – Faccia a faccia con il crimine”, che avrebbe dovuto essere da lui condotto a novembre, è stata una scelta aziendale e non politica. Saviano, però, non è d’accordo e ritiene che il suo addio alla tv di Stato sia una decisione politica finalizzata a impedirgli di lavorare.
Roberto Saviano fuori dalla Rai: l’attacco del conduttore
Roberto Saviano non crede che il motivo della sua “cacciata” sia stato il fatto di aver definito Matteo Salvini “Ministro della Mala Vita”. Questo perché si tratta del titolo di un libro di Gaetano Salvemini e aveva utilizzato questa espressione già cinque anni fa, ricevendo una querela.
Inoltre, il conduttore ha affermato che ora i giornalisti dovranno prestare attenzione a tutte le dichiarazioni fatte nel corso degli anni da chiunque abbia avuto una trasmissione in Rai, verificando se sono conformi a un Codice Etico creato per compiacere chi, nel 2015, scrisse: “Cedo due Mattarella per mezzo Putin” (riferendosi a Matteo Salvini). Insomma, secondo Saviano c’è il rischio che alla Rai rimanga solo Peppa Pig.
Il confronto con il caso Filippo Facci e la cancellazione di Insider
Roberto Saviano ha inoltre sottolineato che il suo caso non ha nulla a che vedere con quello di Filippo Facci, il cui programma è stato cancellato dopo le sue affermazioni sulla presunta violenza sessuale del figlio di Ignazio La Russa. Lo scrittore ha sostenuto di aver attaccato il potere, mentre Facci ha attaccato una persona indifesa per difendere il potere. Secondo Saviano, l’equiparazione tra i due casi è frutto di una strategia politica dei media di destra.
Ha poi assicurato che durante il suo impegno con Insider non ha mai ricevuto pressioni dai suoi referenti in Rai, Rosanna Pastore e Felice Cappa. Secondo lui, il programma è stato semplicemente cancellato, causando un enorme danno per tutte le persone coinvolte. Soprattutto per le donne che lavoravano nel programma, coordinate da una donna, che stanno pagando per una presunta vendetta politica.