Intervistata dal Corriere della Sera, Vladimir Luxuria ripensa con amarezza all’unica volta in cui ha desiderato ardentemente avere un figlio. Come riporta Fanpage, era accaduto durante un viaggio in Mozambico, quando si era affezionata a un bambino di otto anni. In quegli occhi, aveva visto una delusione profonda quando aveva compreso che l’adozione non sarebbe mai stata possibile. Ma a segnare la sua vita sono stati anche i contrasti in famiglia con il papà, che ricorda con un velo di amarezza.
Vladimir Luxuria, il desiderio di un figlio e le difficoltà in famiglia
Vladimir Luxuria, in riferimento al desiderio di un figlio, ha ammesso che se solo avesse avuto l’opportunità, avrebbe fatto di tutto per realizzarlo. Ma ora, a 58 anni, non pensa più alla maternità e ritiene che quella fase della sua vita sia ormai passata. L’Isola dei famosi e la vittoria che ne era conseguita avevano portato a un momento di riflessione per lei. Infatti, aveva donato la metà del compenso all’UNICEF e si era diretta in Mozambico. Lì, il suo cuore si era legato a Enock, un bambino di otto anni. Ma quando comprese che non avrebbe potuto adottarlo, dovette affrontare la sua delusione. Era stato un momento intenso, l’unico momento in cui l’idea di adottare un figlio si era concretizzata nella sua mente.
Ė interessante pensare a come Vladimir sia riuscita a superare molti ostacoli nel corso degli anni, inclusa la difficile relazione con suo padre. Antonio, autista pugliese, non aveva mai approvato la sua transessualità. L’attivista ricorda nitidamente quando si era presentata con orecchini e un leggero trucco, e un amico che passeggiava con suo padre l’aveva puntata e aveva commentato: “Guarda quel ricchione”. Quelle parole l’avevano ferita profondamente e avrebbe desiderato sprofondare in un buco nero. Tornare a casa, in quei giorni, era diventato un compito complicato.

La complicata accettazione da parte del padre
Ancor prima di varcare la soglia di casa, Vladimir Luxuria sentiva suo padre rimproverare sua madre per l’educazione “sbagliata” che aveva dato a sua figlia. All’età di quindici anni, si sentiva responsabile per il dolore che le sue scelte stavano causando a suo padre. In quel periodo, l’attivista aveva persino considerato l’idea di soffocarsi. Mentre guardava Renato Zero in televisione, desiderava esprimere la sua ammirazione urlando “Che figoo!”. Ma rimaneva in silenzio, ascoltando suo padre biasimare persone come lei, dicendo che avrebbero dovuto essere confinate.
Nonostante vari tentativi di avvicinamento, la Luxuria aveva trovato un cambiamento in suo padre solo al primo Pride organizzato a Foggia. In quell’occasione, l’uomo aveva messo il suo camion a disposizione per trasportare drag queen che ballavano sulle note di Gloria Gaynor. Anche se la Luxuria vedeva in lui una trasformazione, c’era ancora un punto di disaccordo politico persistente. Era un uomo di destra e tifava per Meloni, ma aveva confidato che se la Luxuria si fosse candidata a Foggia con Rifondazione, avrebbe votato per i comunisti. Una scelta che non sarebbe passata inosservata.